Dopo che gli è stato comunicato il licenziamento, ha sparato e ucciso i 5 superiori che hanno messo fine al rapporto di lavoro convocandolo. Poi, si è diretto verso il piano in cui si trovavano a lavoro i suoi ex colleghi e ha aperto il fuoco ferendo 1 persona che, per fortuna, non si trova in pericolo di vita. L’uomo ha sparato anche alla polizia, intervenuta tempestivamente, ferendo 5 agenti. La polizia ha riposto al fuoco e l’ha ucciso. La sparatoria è avvenuta ieri pomeriggio in uno stabilimento della Henry Pratt Co, ad Aurora, vicino Chicago, nello stato dell’Illinois, negli USA.
Il licenziamento e la sparatoria
L’uomo che ha ucciso 5 superiori e ferito altre 6 persone dopo aver appreso il suo licenziamento si chiama Gary Martin e nel 1995 era stato condannato per aggressione aggravata.

Ieri pomeriggio, è stato convocato da 5 suoi superiori che gli hanno comunicato la fine del rapporto lavorativo. L’uomo non ha esitato un attimo e, appena appresa la notizia, li ha immediatamente sparati, uccidendoli tutti e 5. Poi, si è diretto verso il piano dello stabilimento in cui stavano lavorando i suoi ex colleghi e ha aperto il fuoco con la sua pistola su di loro, ferendone uno. Nell’edifico c’erano circa 30 persone quando è iniziata la sparatoria. Immediato l’intervento della polizia, su cui Martin ha sparato ferendo 5 agenti. Sono stati trasportati in ospedale, le loro condizioni di salute non sono gravi. La polizia ha risposto al fuoco uccidendolo.
Le indagini della polizia
La polizia ha perquisito l’appartamento in cui Gary Martin viveva per capire se abbia premeditato e organizzato la sparatoria.

Non è stato ancora reso noto se l’uomo avesse pianificato o meno l’uccisione dei suoi superiori. Ciò che è certo è che ha sparato dopo aver appreso del suo licenziamento. Come riporta l’Abc Chicago, il sindaco di Aurora Richard Irvin ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime dicendo: “Il nostro cuore ora è vicino alle vittime di questa orrenda tragedia. Le nostre preghiere alle loro famiglie durante quello che sono sicuro che sarà un lungo processo di ripresa. Ma noi saremo uniti come un’unica comunità e sosterremo coloro che soffriranno per la tragedia accaduta oggi. Staremo accanto a quegli agenti sparati oggi mentre facevano il loro dovere“.