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Genova, fa il compleanno, la madre e il patrigno la drogano e la stuprano

Pubblicato: 19/02/2019 10:21

Il fatto è accaduto a Genova. Una ragazza di 17 anni ha denunciato sua madre, 38 anni, e il suo patrigno, 39enne, di aver abusato di lei dopo averla costretta a ingerire superalcolici, droga e psicofarmaci il giorno del suo compleanno. Anche le sorelle della ragazza sarebbero state vittime di abusi da parte del patrigno che agiva con la complicità della madre delle ragazze. Da ieri, entrambi si trovano in custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale di gruppo.

Le violenze sessuali

A due giorni dallo stupro subìto, questa ragazza di 17 anni ha trovato il coraggio di denunciare quanto accaduto alla Procura di Genova. Inizialmente, la ragazza non ha avuto il coraggio di denunciare sua madre, ma poi ha deciso di raccontare tutta la verità. Era il 4 dicembre scorso.

Si è rivolta prima a un agente di polizia penitenziaria che abita nel suo stesso palazzo a Genova e poi alla moglie del pastore protestante della Chiesa che frequenta. Grazie al loro sostegno, la ragazza ha raccontato al sostituto Procuratore Elena Schiavetta che la sera del suo compleanno, sua madre e il suo patrigno l’hanno prima costretta ad assumere superalcolici, droga e psicofarmaci, poi, mentre la madre la teneva ferma, il patrigno l’ha stuprata. Per questo motivo, il gip del Tribunale di Genova Carla Pastorini si è avvalsa di quanto stabilito in una sentenza della Corte di Cassazione per procedere contro i due per il reato di violenza sessuale di gruppo: anche se la madre non l’ha violentata personalmente era presente al momento del rapporto sessuale non consenziente e non ha fatto nulla per impediare che avvenisse, rivelandosi anzi complice dello stupratore.

Purtroppo, il Tribunale dei minorenni ha appurato che le violenze sessuali del patrigno venivano subìte anche dalle altre figlie della donna. Il patrigno pare fosse solito molestare le ragazze, per questo motivo, la madre le costringeva ad assumere pillole anticoncezionali senza nessuna prescrizione medica. Le sorelle della 17enne sono tutte minorenni e adesso sono state affidate ai servizi sociali. Le ragazze hanno rivelato che la madre diceva loro di prendere queste pillole sostenendo che fossero per dimagrire.

La madre inchiodata dai messaggi

Secondo quanto riferito dalla 17enne, mentre veniva stuprata, la madre la rassicurava dicendole che lo stupro non si sarebbe ripetuto, cosa peraltro ripetuta alla figlia anche dopo la violenza sessuale, come testimoniano i messaggi che le ha inviato nei giorni successivi.

La madre durante i giorni seguenti ha infatti inviato messaggi alla 17enne, tentando di assicurarsi che lei sarebbe rimasta in silenzio facendo leva sul senso di colpa che rivolgersi alla polizia le avrebbe causato per le conseguenze che ci sarebbero state sulle sue sorelle. La donna scriveva: “Mi merito assolutamente di andare in galera per quello che ho fatto. Però le tue sorelle che colpa hanno?“. Inoltre, si preoccupava del compagno che avrebbe perso il permesso di soggiorno (entrambi sono infatti originari del Sud America): “Se ci denunci si saranno conseguenze, lui rischia di perdere il permesso di soggiorno“.

Quando la donna ha poi saputo che la ragazza si era rivolta alle forze dell’ordine per denunciare il patrigno, si è così rivolta a sua figlia nel tentativo quasi di minimizzare la gravità dell’accaduto: “Ti avevo detto di farlo una volta sola con lui che poi ti avrebbe lasciato stare“. Ma il patrigno non era assolutamente intenzionato a chiuderla così con la 17enne, desiderando invece di abusare di lei di nuovo, come le ha chiaramente scritto in alcuni messaggi nei giorni successivi. Per lo stupro alla 17enne e le molestie sessuali sulle altre sorelle della ragazza, da ieri si trovano in carcere per un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Genova con l’accusa di violenza sessuale di gruppo sia la madre che il patrigno.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 15:49