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Incidenti sul lavoro: operaio italiano muore schiacciato da una pressa in Svizzera

Pubblicato: 22/02/2019 15:14

È deceduto l’operaio italiano di 52 anni vittima di un grave infortunio sul lavoro avvenuto ieri, poco prima delle 13, nel centro di riciclaggio dove l’uomo lavorava a Rancate, in Svizzera. Il luogo si trova a pochi km da Varese, provincia di residenza dell’operaio che era un frontaliere. A darne la notizia è stata la Polizia cantonale ticinese attraverso un comunicato stampa in cui informa: “L’operaio stava lavorando ad una pressa per rifiuti quando, per cause che l’inchiesta dovrà stabilire, è caduto all’interno della stessa, rimanendo poi schiacciato“.

ambulanza presso il luogo dell'incidente
*immagine di repertorio

I soccorsi inutili

Sul posto sono immediatamente intervenuti, oltre alla Polizia cantonale, la Polizia comunale di Mendrisio, i pompieri di Mendrisio e i soccorritori del Sam, Servizio Autoambulanza Mendrisiotto, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo a causa delle gravi ferite riportate. È stato anche richiesto l’intervento del Care Team per prestare sostegno psicologico ai suoi cari.

Preoccupanti statistiche di morte

Giovanni D’Agata presidente dello Sportello dei Diritti, associazione che si propone di tutelare i diritti e sensibilizzare sui temi della giustizia, rileva con amarezza che un altro nostro connazionale, costretto ad emigrare per trovare fortuna, ha trovato invece la propria fine. I dati INAIL e EUROSTAT però ci ricordano che l’Italia continua a presentare una percentuale di morti bianche superiore alla media europea. L’Italia risulta oltre la media delle altre nazioni europee anche come numero di incidenti rispetto alle persone occupate. Nel periodo gennaio-dicembre 2018 sono stati 641.261 gli infortuni sul lavoro, quasi 6 mila in più rispetto ai 12 mesi del 2017. Nella rilevazione INAIL di fine anno 2018 si legge: “Dopo molti anni di andamento infortunistico ininterrottamente in calo, si era già assistito nel 2016 ad un aumento delle denunce, confermate per numerosità nel 2017: i recenti incrementi sono da leggersi anche alla luce della ripresa occupazionale registrata dall’Istat“. Gli esiti mortali del 2018, inoltre, anno superato quelli degli anni precedenti. Una prospettiva decisamente allarmante che richiama all’urgenza di attivare migliori misure precauzionali.

guanti di un operaio
*immagine di repertorio