Il supermercato di Belluno, in località Mussoi, ha scelto di denunciare una donna di 80 anni che avrebbe rubato una confezione di parmigiano dagli scaffali. Le Forze dell’Ordine si sarebbero offerte di pagare al posto dell’anziana, ma il supermercato ha scelto di rispettare la prassi.
Il furto al supermercato
Una confezione di formaggio e una scatola di integratori. Con queste cose nella borsa è stata trovata una signora di 80 anni, in pensione. Il supermercato ha immediatamente chiamato le Forze dell’Ordine per denunciare il fatto. Per il supermercato, infatti, è importante denunciare ogni tentato furto. Stando al racconto del Gazzettino, che ha riportato la notizia, gli agenti si sarebbero proposti di pagare loro l’equivalente del furto per lasciare andare la signora senza una denuncia, ma non ci sarebbe stato niente da fare.

La posizione del supermercato
In moltissimi si sarebbero scagliati contro la decisione del supermercato di punire l’anziana in pensione. Stando a quanto rivelato dai titolari, però, non sarebbe la prima volta per la signora, che oltre tutto non sarebbe indigente. L’anziana dal canto suo risponde che con la sua pensione si trova comunque in difficoltà economica e ha paura di non riuscire ad arrivare a fine mese.
Il supermercato racconta: “Ci troviamo ogni giorno a gestire situazioni in cui le persone rubano, succede da noi come in molti altri supermercati. Succede per molti motivi, ne siamo consci. I nostri dipendenti hanno una procedura da seguire, questo è normale, ma valutiamo ogni volta il nostro intervento, perché non vogliamo assolutamente mettere in difficoltà chi già lo è“. E ancora: “In alcuni casi però siamo costretti ad intervenire perché le cose vanno oltre il consentito e il tollerabile. Lo facciamo nel rispetto della legge, ma anche di tutti i nostri clienti. Nel momento in cui intervengono le forze dell’ordine, si approfondiscono le dinamiche e le motivazioni della persona, in un secondo momento la denuncia può essere ritirata come spesso accade. Stiamo lavorando per risolvere la situazione. Non possiamo in questo contesto entrare nel dettaglio della faccenda, per una questione di privacy. Possiamo solo dire che in questo caso sembra che la persona non sia indigente“.
