Una storia di abusi e violenza che viene da Agrigento, dove una ragazzina di 13 anni veniva venduta dalla madre. In manette sono finiti 5 uomini sospettati di aver abusato della ragazzina e la madre.
Un normale controllo per svelare la situazione di violenza
Tutto comincia con un controllo pattuglia dell’Arma nel dicembre del 2017, lungo la S.S. 624, nel comune di Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. Quella notte fermano un auto: a bordo ci sono un 60enne e una ragazzina di appena 13 anni. Tra i due non c’è nessuna parentela e i carabinieri, insospettiti, portano i due in caserma. È a quel punto che la storia comincia a delinearsi: “Dopo aver ascoltato l’uomo, la realtà che ne affiorava lasciava intendere che lo stesso aveva accompagnato la ragazza presso un ovile nei pressi di Gibellina, dove altri due individui non meglio identificati avrebbero abusato sessualmente della minore, tutto questo con la piena consapevolezza ed il benestare della madre stessa della giovane“. A quel punto per l’uomo scattano immediatamente le manette con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile, anche la madre viene accusata dello stesso reato. Sono state anche prese immediatamente delle misure per la protezione della minore, che è stata collocando in una struttura protetta.

Il lavoro dei carabinieri
Il lavoro degli uomini dell’Arma si è concentrato nel trovare gli uomini che abusavano della ragazzina a pagamento. Così sono arrivati all’identificazione d quattro clienti che pagavano tra i 30 e i 200 euro per la prestazione. La ragazzina veniva portata direttamente presso le loro case e anche presso un ovile. I quattro uomini hanno tra i 18 e i 68 anni.
