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Italiano torturato e ucciso in Brasile: forse una rapina finita nel sangue

Pubblicato: 14/03/2019 15:33

Viveva in Brasile ormai da 25 anni, Carmelo Mario Calabrese, un sottoufficiale dell’Aeronautica militare in pensione di 69 anni che prestava servizio a Ciampino che è stato torturato e ucciso in Brasile. Venerdì era scomparso e una sua amica brasiliana aveva diffuso su Facebook un appello per ritrovarlo. L’allarme alle autorità era stato lanciato dai suoi vicini di casa, preoccupati di non vederlo. Viveva a Paço do Lumiar, nel nordest del Brasile. Purtroppo, il suo cadavere è stato trovato da un gruppo di pescatori trucidato e con la testa quasi decapitata sulle sponde del fiume Tibiri, nei pressi di São Luís.

Torturato e ucciso in Brasile

Nessuno poteva certo immaginare che Carmelo Mario Calabrese fosse stato barbaramente torturato e ucciso in Brasile, quel Paese che amava e in cui aveva scelto di vivere, quando è scomparso. Gli inquirenti si sono recati in casa sua dopo l’identificazione del suo cadavere e hanno trovato la sua villetta a soqquadro, hanno anche notato che mancavano alcuni oggetti elettronici. Tutto farebbe supporre che il suo omicidio sia stato il risultato di una rapina finita nel sangue, ma non ci sono certezze in merito perché non sono stati trovati segni di effrazione nella sua abitazione, segno che forse conosceva i suoi aggressori. Le indagini sono ancora in corso.

Italiano torturato e ucciso in Brasile
Carmelo Mario Calabrese. Foto: Facebook

Come hanno rivelato le tracce ematiche, l’uomo è stato ucciso nel bagno della sua villa e il suo cadavere è stato poi trascinato fino al garage, dove gli assassini si sono impossessati della sua auto e con quella hanno trasportato il suo cadavere fino al fiume Tibiri. L’uomo è stato ucciso con 15 colpi di machete ed è stato quasi decapitato. Gli aggressori si sono allontanati più possibile a bordo della sua vettura, ma hanno dovuto poi abbandonarla a causa di una gomma bucata. Gli agenti hanno infatti ritrovato l’auto di Carmelo Mario Calabrese in un luogo molto distante da Paço do Lumiar. Il 69enne aveva già subìto 3 furti nella sua villetta e pare avesse manifestato la volontà di trasferirsi.

Chi era Carmelo Mario Calabrese

A dare la terribile notizia che l’uomo era stato torturato e ucciso in Brasile ai parenti è stato l’ambasciatore italiano. Carmelo Mario Calbrese era originario di Artena, in provincia di Roma, e si era trasferito in Brasile dopo la separazione dalla moglie. Aveva due figli che vivono in Italia, Emanuele e Cristian. Ora, insieme a un amico italiano ma residente in Brasile, si stanno occupando di finalizzare tutte le procedure per il rientro della salma in Italia. In Brasile viveva uno zio del 69enne, fratello della madre, che gli aveva trasmesso l’amore per il Paese del Sudamerica. Carmelo Mario Calabrese tornava spesso in Italia, l’ultima volta che era venuto era stato ospite della sorella, Assuntina, e da novembre si era fermato fino a gennaio. Aveva quindi trascorso le vacanze natalizie in famiglia, prima di rientrare in Brasile.

Italiano torturato e ucciso in Brasile
Carmelo Mario Calabrese. Foto: Facebook
Ultimo Aggiornamento: 14/03/2019 17:04