La conduttrice Barbara Palombelli si è lasciata coinvolgere da un caso presentato durante una delle ultime puntate del programma che conduce: Forum. Il caso di un giovane che si vergogna della sorella disabile ha scatenato una forte reazione da parte del pubblico e nell’animo sensibile di Barbara.
Uno spettatore disabile si è schierato in difesa di tutte quelle persone discriminate a causa delle loro patologie. A questo punto la conduttrice non ha saputo trattenere le lacrime pensando al personale fardello di questo giovane 36enne.
Il caso
Il caso è stato trattato a Forum nel corso dell’ultima settimana. Un giovane ha deciso di chiedere un risarcimento nei confronti del padre che lo ha maltrattato e cacciato di casa. L’uomo, a sua discolpa, ha motivato questa drastica scelta con una punizione nei confronti del figlio che ha segregato in camera sua sorella disabile.
Il gesto, che ha scosso il pubblico di Forum, è stato confermato dallo stesso ragazzo, che ha ammesso di aver chiuso in camera la sorella. “Mi vergogno di mia sorella, adesso lo dico” ha dichiarato il querelante. “Ma che differenza fa se la tengo con me in camera o la chiudo in un’altra stanza? Tanto è un vegetale, è come un soprammobile. Io a mio padre dissi ‘l’avresti dovuta far morire subito’. Per me lei non è degna di vivere. Lei non ha una vita degna di essere vissuta“. Parole forti che hanno scatenato grosso stupore in studio e a chi seguiva il programma da casa.
L’intervento dello spettatore e la commozione della Palombelli
A questo punto Barbara Palombelli ha voluto leggere in diretta, con una vibrante emozione nella voce, una mail giunta da uno spettatore disabile. “Sono un ragazzo disabile. Ho la tetraparesi spastica e non mi vergogno affatto di essere disabile. Sono riuscito a fare quello che voglio. Ho un lavoro, vivo da solo e sono perfettamente autonomo. Ho visitato diverse città nel mondo, da Londra e Parigi a Vienna. Per cui non mi vergogno di nulla. Questo ragazzo maleducatissimo dovrebbe mettersi nei panni delle persone sfortunate”.
Il giovane ha poi confessato di aver tentato il suicidio, a causa dei dolori provocati dall’artrite reumatoide, dolori così forti e propagati in tutto il corpo da farlo impazzire. Il suo fardello, purtroppo, è anche il fardello dei familiari e delle persone che ama e racconta che c’è stato un momento, dopo il tentativo di suicidio, che sua sorella ha tentato di ricoverarlo in una clinica psichiatrica. Infine, tra la commozione generale, Palombelli legge le ultime righe della missiva. “Non sono pazzo. Questo è lo stress causato dalla mia malattia. Non vergognatevi di noi. Abbiamo solo bisogno di affetto. Se non ce lo dà la nostra famiglia, chi ce lo può dare?”.