All’alba un incendio è scoppiato nella nuova tendopoli di San Ferdinando. Una persona è rimasta uccisa e non è ancora stata identificata. All’interno della struttura ospita una parte dei migranti che sono stati sgomberati dalla baraccopoli ormai 2 settimane fa.
Le parole del sindaco
Andrea Tripodi, sindaco di San Ferdinando, ha detto all’Adnkronos: “Speravamo di non dover più raccontare episodi come questi ma purtroppo è accaduto ancora“. E sulle cause che hanno portato all’incendio spiega: “Le cause del rogo, che ha interessato una tenda, non sono ancora chiare e sono al lavoro i vigili del fuoco e la polizia Scientifica. Ora siamo in attesa di capire come sono andati i fatti. Certo è che è accaduto quello che non doveva accadere“.
La tendopoli in fiamme
La nuova tendopoli, prima nelle mani del Comune e ora gestita dalla Caritas, ospita 840 stranieri e si trova ad un passo da quella vecchia baraccopoli che è stata smantellata due settimane fa, il 7 marzo. In altri roghi che l’avevano interessata erano morti 3 migranti. Matteo Salvini, ministro dell’Interno, aveva deciso dopo l’ultimo rogo del 16 febbraio, di chiudere la vecchia struttura ed abbatterla.
Le fiamme questa volta sono cominciate sul lato di una tenda da sei posti. Pare che proprio in quella parte ci fossero alcuni cavi elettrici. Nel rogo è stata distrutta solo quella tenda interessata dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco.