Russiagate – Quello di ieri è stato sicuramente il giorno migliore per il presidente Trump. Sotto accusa c’era la presunta cospirazione con la Russia per decidere le elezioni alla Casa Bianca del novembre 2016. Il consigliere speciale Robert Mueller non ha trovato alcuna prova che qualcuno abbia cospirato e quindi cambiato il voto.
Il rapporto Muller
Ieri il procuratore generale William Barr in una lettera inviata al Congresso ha fatto sapere quanto emerso dal rapporto di Muller: non ha trovato alcuna prova di collusione con la Russia. Il rapporto “ha concluso che le prove emerse durante l’indagine del consigliere speciale non sono sufficienti per stabilire che il presidente abbia commesso il reato di ostruzione alla giustizia“. Resta chiaro comunque che se da una parte il Presidente non avrebbe commesso alcun un reato, resta ancora in ballo dall’accusa di ostruzione alla giustizia.
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Il commento di Trump
Il commento di Trump non tarda ad arrivare, come sempre, via Twitter: “No collusione, no ostruzione, completa e totale assoluzione. Manteniamo l’America grande“. Il Presidente ha poi aggiunto, parlando dalla Florida: “È una vergogna che il nostro Paese abbia dovuto sopportare tutto questo. A essere onesti è una vergogna che il vostro presidente abbia dovuto sopportare tutto questo“. Dal canto suo Rudolph Giuliani, legale del Presidente, ha esultato: “È meglio di quanto mi aspettassi“. I Dem però ora punteranno tutto sull’ostruzione alla giustizia quindi la battaglia per Trump ancora non è terminata.
No Collusion, No Obstruction, Complete and Total EXONERATION. KEEP AMERICA GREAT!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 24 marzo 2019
Le mail di Hillary Clinton
Riguardo la pubblicazione delle email di Hillary Clinton, “Il consigliere speciale non ha trovato che la campagna di Trump o chiunque ad essa associato abbia cospirato o si sia coordinato con il governo russo in questi sforzi, nonostante molteplici offerte da individui affiliati ai russi di assistere la campagna di Trump“.