La storia di Elisa Pardini ha colpito tutta Italia sin dal primo momento in cui se n’è parlato. La piccola ha 4 anni e mezzo e da 2 è ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma per una grave forma di leucemia, leucemia mielomonocitica infantile. I suoi genitori sono due combattenti, non si sono mai arresi davanti alla malattia. Adesso il padre, Fabio, ha lanciato un altro appello per trovare un nuovo donatore di midollo osseo.
La leucemia è tornata
Elisa era stata operata il 19 gennaio 2018, ma il primo trapianto di midollo osseo non ha retto. Quelle con cui ha annunciato il ritorno della malattia sono parole sofferte, affidate a Facebook il 6 marzo scorso: “Mi sento in dovere per rispetto delle migliaia di persone che ci seguono e che costantemente ci scrivono e ci aiutano ormai da 2 anni di non poter più stare in silenzio… Dopo 2 anni di sofferenze, di speranze, illusioni, mille difficoltà e rare piccole gioie, quando sembrava illuminarsi la strada in fondo al tunnel, quando si riaccendeva un concreto barlume di speranza… Tutto finito… tutto spazzato via… la BELVA BASTARDA e FOTTUTA è ritornata (recidiva)… La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa di 4 anni e mezzo… Il trapianto non ha tenuto purtroppo non è riuscito…“.

Un nuovo donatore
Occorre un’altra operazione e un nuovo donatore. Per questo motivo Fabio Pardini è tornato ad appellarsi affinché le persone vadano a donare il midollo all’Associazione Donatori di Midollo Osseo – ADMO. La piccola dovrà affrontare nuovamente il calvario percorso in precedenza. “Si dovrà procedere ad un secondo difficile pericoloso invasivo trapianto… Rimane l’unica speranza di poterla guarire definitivamente… La cosa sicuramente fondamentale sarà portarla nella migliore situazione clinica possibile e con la meno tossicità nel corpo che si riesca… Il donatore rimarrà lo stesso salvo non succeda un miracolo e non se ne trovi uno ancora più compatibile in banca dati…“, ha scritto il padre della bimba.

Lo scorso donatore, infatti, era compatibile all’85 per cento, se non ne arriverà uno più compatibile si dovrà ritentare l’intervento con quello precedente.
Ciò significa che potrebbe di nuovo non funzionare.

La situazione attuale
Ora come ora Elisa è tenuta sotto controllo. In un’intervista che il signor Pardini ha rilasciato a Fanpage, si legge che: “Sta affrontando un ciclo di chemioterapia che funge da ‘ponte’ per portarla poi al prossimo trapianto. Se questa medicina la terrà ben assestata potremmo andare avanti anche per me, l’importante è che la situazione resti in equilibrio. Purtroppo la situazione è disperata ma noi ci crediamo ancora, perché siamo in uno dei centri migliori al mondo per queste malattie“.
Nel frattempo moltissime persone continuano ad aderire e a partecipare alla raccolta fondi istituita per Elisa, affinché questa piccola bimba possa tornare a vivere come i suoi coetanei.