Il comune di Ozegna, con una sola delibera, ha raggiunto ben tre obiettivi: combattere il randagismo, avere una spesa minore per il Comune e permettere alle famiglie di avere un amico a quattro zampe. Come? Semplicissimo: se adotti un randagio dal canile, non paghi la tassa sui rifiuti (TARI).
L’iniziativa del Comune di Ozegna
Il sindaco Sergio Bartoli e l’amministrazione comunale di Ozegna portano avanti questo piccolo progetto “rivoluzionario”. “Un modo intelligente per fare gli animalisti e gli ecologisti i cittadini saranno esentati dal pagamento della Tari fino a quando il cane sarà in vita e sarà sufficiente dimostrare, nel tempo, la corretta custodia dell’animale (come per legge mediante microchip). Tale meccanismo permetterà ai cittadini di ottenere un notevole risparmio“, dichiara il primo cittadino e riporta il Quotidiano del Canavese. Positivo per tutti: per il cucciolo, che spesso vive tutta la sua vita in un canile; per le famiglie, che risparmiano; e per il Comune, dato che il mantenimento di un singolo cane costa circa 800 euro all’anno.
I requisiti necessari per adottare
Attenzione, però: ci sono dei requisiti da rispettare. Oltre alla maggiore età e la residenza al comune di Ozegna, bisogna essere in regola con il pagamento delle imposte e/o delle tasse comunali, avere una casa idonea all’animale – in base anche alla sua taglia e all’esigenze della sua razza – e garantire le cure veterinarie e le vaccinazioni.
Inoltre non bisogna avere condanne per maltrattamento di animali. Chi decide di adottare, poi, deve dare il consenso per delle visite di controllo a sorpresa da parte delle Forze di Polizia, che servono proprio ad accertarsi delle condizioni del cucciolo. Niente possibilità per chi vuole un animale solo per risparmiare: il Comune è vigile e attento, e non ha alcuna intenzione di permettere maltrattamenti e abbandoni.
Per quanto non si paga la tassa?
Inoltre, se l’esenzione dalla Tari arriva in automatico con l’approvazione dell’adozione, i benefici hanno una data di scadenza. Nei casi migliori, questi vantaggi terminano con il trasferimento della residenza anagrafica dell’affidatario, o con la morte del cane. Anche lo smarrimento, la rinuncia all’adozione del cane o la cessione dell’animale ad un altro soggetto privato portano all’esclusione di questi benefit. Non c’è bisogno di nominare ancora il maltrattamento o l’abbandono: in entrambi i casi scatterebbe immediatamente la regolare denuncia ai sensi di legge, oltre che l’ovvia revoca dell’adozione.
Insomma, il comune di Ozegna ha pensato proprio a tutto e a vantaggio di tutti. E perché no, magari molti altri Comuni del territorio canavese lo prenderanno in esempio e la presenza di animali all’interno dei canili diminuirebbe. Così, magari, cani e persone potranno ricevere tutto l’amore che meritano – e anche risparmiare un po’.