Il fatto è accaduto in una casa di riposo francese, La Chêneraie, a Lherm, piccolo centro della regione della Garonna, vicino a Tolosa: 5 anziani sono morti a causa di un’intossicazione alimentare, in totale sono state 26 le persone colpite. Ora, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per individuare le responsabilità della struttura e dei fornitori.
L’intossicazione “killer”
Il bilancio nelle casa di riposo La Chêneraie è tragico: in totale 26 persone sono state colpite dall’intossicazione alimentare che ha causato la morte di 5 anziani ospiti della struttura, 4 donne di età compresa tra i 72 e i 95 anni e un uomo di 93. Le autopsie, come riporta Le Figaro, hanno evidenziato che due degli anziani deceduti sono morti a causa di “disturbi cardiorespiratori compatibili con un’intossicazione alimentare“, per gli altri i medici hanno ipotizzato siano morti soffocati dal vomito. Nel mirino degli inquirenti i pasti serviti domenica sera, il 31 marzo, dopo i quali molte persone hanno iniziato ad accusare sintomi sospetti, come vomito e diarrea. Ma le indagini potrebbero mettere in luce che a casuare la terribile intossicazione alimentare risultata fatale a 5 persone potrebbero essere stati anche i pasti serviti durante la giornata.
Tra le persone interessate da questi sintomi e quindi colpite dall’intossicazione ci sarebbero anche alcuni dipendenti della struttura. Su un totale di 26 persone colpite, sono stati 13 gli anziani ospiti della casa di riposo che hanno dovuto subire un ricovero d’urgenza, in parte all’ospedale di Tolosa e in parte in un’altra clinica, oltre agli ospiti della struttura che sono deceduti.
Le indagini
A occuparsi delle indagini per individuare tutte le responsabilità sulla morte per intossicazione alimentare di questi 5 anziani ospiti della casa di riposo, è la Gendarmeria Scientifica di Tolosa coordinata dal Procuratore Dominique Alzéari e giunta sul posto per esaminare da vicino l’accaduto. Dalla casa di riposo hanno fatto sapere che i pasti che hanno causato l’intossicazione alimentare sono stati preparati all’interno della struttura, contrariamente a quanto avevano sostenuto due parenti delle vittime. Come specificato dallo Sportello dei diritti, se la versione de La Chêneraie si rivelerà veritiera sarà più complesso indagare sull’accaduto perché la struttura si sarebbe avvalsa di fornitori locali e di una società fornitrice, la Sodexo, quindi per individuare le responsabilità gli investigatori dovranno indagare su più fronti. In ogni caso, al momento è al vaglio delle autorità giudiziarie l’apertura di un’inchiesta per lesioni non intenzionali e omicidio colposo.