È successo qualche giorno fa durante uno spettacolo circense in Ucraina, a Lugansk. Il terribile momento in cui il leone attacca l’addestratore, Hamada Kouta, di 32 anni, è stato ripreso dai tanti spettatori presenti e pubblicato in rete. L’uomo ha riportato diverse ferite su tutto il corpo, alcune anche profonde. Qualche anno fa era successa una cosa simile ad Alessandria, che si era conclusa con la morte del domatore.
Tutto in pochi secondi
Hamada Kouta è un noto addestratore di 32 anni, originario dell’Egitto. Nei giorni scorsi ha tenuto uno spettacolo circense a Lugansk, una città dell’Ucraina sud-orientale. I circhi itineranti sono stati recentemente banditi nella capitale ucraina Kiev, ma non in questa cittadina. A metà dell’esibizione uno dei leoni si è scagliato contro l’uomo tra le urla impaurite dei bambini e dei genitori che assistevano inermi alla scena.
Sul The Sun si legge la testimonianza di Kouta: “Ho chiamato un leone e un altro mi ha attaccato. Mi si è lanciato addosso e mi ha morso, grazie a Dio non sul collo. Mi ha lasciato andare quasi subito ma la schiena, il braccio e la gamba erano ormai feriti“. Tra le ferite riportate dall’uomo anche una profonda 4 cm alla schiena, causata dagli artigli dell’animale.
Il momento successivo all’attacco
Subito dopo l’attacco scioccante, l’addestratore ha richiamato i leoni nelle gabbie. Kouta ha detto: “Li ho richiamati con calma, perché c’erano dei bambini tra il pubblico. Certo, ero coperto di sangue, ma ho chiesto a tutti di calmarsi e ho ricominciato tutto da capo, richiamando i leoni“. Una madre che era allo spettacolo con i suoi due figli ha detto: “Il mio cuore si è fermato quando il leone si è avventato sull’addestratore“.
Il motivo per il quale il leone attacca l’addestratore
Le cause da addursi a un comportamento del genere posso essere molteplici. In questo caso l’addestratore ha spiegato che gli animali erano molto stressati. Non avevano avuto nemmeno il tempo di adattarsi al nuovo posto perché si erano dovuti esibire subito. “Erano stressati e questo ha portato all’attacco. Possono essere lunatici, come le persone“, ha detto Kouta. Ma c’è anche un’altra spiegazione: “C’è una linea rossa, se passi oltre potrebbe andare male. Quando un animale attacca un addestratore, al 99 per cento l’errore è dell’uomo“.
Kouta lavora con i leoni da molti anni, in questo momento con dieci esemplari. Nonostante l’accaduto, il trentaduenne ha detto: “Ho cicatrici ovunque sul mio corpo, ognuna è un’esperienza. Mi fido dei miei predatori più che delle persone. So che può succedere di tutto, ma non finirà mai con la morte, perché sono i miei figli“.