Quello che, inizialmente, era sembrato un drammatico incidente, a distanza di quasi un anno, si è rivelato come un episodio di omicidio-suicidio. È quanto è stato definito al termine dell’inchiesta relativa alla morte di 2 mamme e dei loro 6 figli adottivi.
Le mamme e i figli sono stati trovati privi di vita
La terribile vicenda è avvenuta nel 2018 vicino a Mendocino, in California, e ha visto coinvolte due mamme di 38 anni, sposate da 10 anni, e i loro 6 figli adottivi, di età compresa tra i 12 e i 18 anni.
Secondo le ricostruzioni, il 28 marzo 2018, un passante, che stava percorrendo il tratto panoramico della cittadina, si era accorto dell’auto precipitata dalla scogliera. Subito, aveva chiamato la polizia locale, che aveva trovato 5 corpi. In particolare, le due donne, Jennifer e Sarah Hart, e 3 figli erano state ritrovati privi di vita, all’interno del veicolo. Gli altri tre ragazzi, invece, non sono mai stati ritrovati. Nonostante ciò, lo sceriffo di Mendocino aveva dichiarato che fosse ragionevole supporre che fossero morti nello schianto.
Le tesi a sostegno dell’ipotesi degli inquirenti
Fin da subito, agli occhi degli inquirenti, era sembrato un suicidio di massa. Infatti, non erano stati rinvenuti segni né di sbandamento né di frenate sul manto erboso che separava la strada dal burrone.
Inoltre, una coppia di vicini della famigli, Briue e Dana Dekalb avevano dichiarato che, diverse volte, i ragazzi si erano rifugiati a casa loro, in modo da scappare dai maltrattamenti e dalle privazioni di cibo che erano costretti a subire. Questa tesi era stata avvalorata anche dal fatto che, nel 2011, una delle due mamme, Sarah, era stata dichiarata colpevole, dal Tribunale del Minnesote, di aver picchiato una delle figlie.
Ciononostante, questo si discosta dall’immagine fornita dagli amici delle donne, i quali le hanno sempre descritte come dei genitori amorevoli.
Ecco cosa hanno rinvenuto le indagini
Tuttavia, le indagini hanno mostrato che, prima di lanciarsi dalla scogliera, le due mamme avevano drogato tutti i figli, tramite l’utilizzo del Benadryl, un farmaco antistaminico impiegato nel trattamento delle dermatiti e delle reazioni allergiche. Come è stato definito dalle analisi mediche, i ragazzi avevano 19 dosi del farmaco in circolo, Sarah ne aveva assunte 42, mentre Jennifer era totalmente ubriaca.
In aggiunta, nella cronologia sul web del cellulare di Sarah, sono state ritrovate ricerche, quali: “Ci vuole tanto per morire di ipotermia nell’acqua mentre si annega in una macchina?”, “La morte per annegamento è relativamente indolore?” e “500mg di Benadryl possono uccidere una donna di 120 libbre?”.
Infine, secondo quanto riportato dagli investigatori locali, l’omicidio-suicidio sarebbe stato causato da una visita da parte dei servizi sociali.