La Cassazione mette un punto finale alla vicenda giudiziaria titolata dalle cronache “caso scontrini” e che pose al centro del “ciclone” l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino. Il chirurgo dem, accusato di falso e peculato, è stato assolto senza rinvio perché “il fatto non sussiste“. Marino tira quindi un sospiro di sollievo e commenta: ” Hanno vinto la verità e la giustizia“. Immediata la reazione del segretario del Pd, Zingaretti: “Davvero contento per l’assoluzione. Riconosciuta la giusta correttezza dell’azione di governo di Marino“.
Marino assolto dalla Cassazione, il commento
“Per le valutazioni politiche e le responsabilità individuali ci sarà tempo domani. – ha dichiarato l’ex sindaco capitolino che era stato assolto in primo grado ma condannato in Appello – Oggi è il tempo delle considerazioni personali. E non posso che ripetere a testa alta, come ho sempre fatto, ciò che ho sostenuto dal primo giorno in cui mi sono state rivolte accuse infondate e infamanti: non ho mai utilizzato denaro pubblico per finalità private. È piuttosto vero il contrario. E finalmente oggi è chiaro a tutti, anche a coloro che mi hanno infangato provocando dolore e imbarazzo a me e alla mia famiglia“. Marino era stato accusato di aver utilizzato denaro del Campidoglio per un ammontare di 13mila euro in cene (56, nello specifico, dal 2013 al 2015). Un presunto, e ora smentito, uso illecito della carta di credito in dotazione come primo cittadino.
Chi non ha nulla da temere si difende nel processo e non dal processo.
— laura boldrini (@lauraboldrini) 9 aprile 2019
Sono proprio contenta che #Marino sia riuscito a dimostrare la sua innocenza.
Ignazio Marino assolto: “Hanno vinto verità e giustizia”
È amaro il sospiro di sollievo dell’ex sindaco di Roma, tornato alla sua professione di chirurgo negli States. “Hanno vinto la verità e la giustizia. Era ora. La sentenza della Cassazione non rimedia ai gravi fatti del 2015, alla cacciata di un sindaco democraticamente eletto e di un’intera giunta impegnati senza fare compromessi per portare la legalità e il cambiamento nella Capitale d’Italia. Une ferita per la democrazia che non si rimargina“.