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Cellulare sequestrato dai professori, alunna si getta dalla finestra

Pubblicato: 13/04/2019 20:11

Sempre più giovani sono attaccati al cellulare, senza separarsene mai. A volte accadono episodi molto gravi a riguardo, come quello avvenuto a Venezia qualche giorno fa. Una studentessa di 12 anni, in gita con la propria classe, si è lanciata dalla finestra dell’hotel dove alloggiavano perché un professore le ha sequestrato il telefonino. 

Il cellulare sequestrato

Sarebbe successo tutto giovedì scorso, verso le 19, nella zona della Misericordia, a Venezia. I carabinieri che sono intervenuti sul posto, hanno preferito renderlo noto solo oggi. Una studentessa francese di 12 anni in gita con la scuola si è buttata dal primo piano dell’hotel in cui pernottavano lei e i suoi compagni. Il motivo sarebbe da addurre al fatto che i professori hanno sequestrato ad alcuni ragazzi i loro cellulari.

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Un gesto per punirli per il troppo chiasso che stavano facendo in albergo. Avevano girato tutto il giorno per la città e poi erano tornati nelle camere. I professori, vedendo che i continui richiami per farli smettere di fare rumore e disturbare non sortivano alcun effetto, hanno deciso di requisire i telefoni. Riuscendo, probabilmente, con questa tattica, a ottenere ciò che volevano. Purtroppo però è avvenuto l’impensabile.

Ospedale dell'Angelo Venezia. Immagine: Google Maps
Ospedale dell’Angelo Venezia. Immagine: Google Maps

Le condizioni della ragazza

La 12enne si è lanciata dalla finestra del bagno dove si era chiusa a chiave. Ha fatto un volo di circa sei metri, subito dopo è stata trasportata in ospedale. Ha subito diverse fratture ed escoriazioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Gli investigatori, dopo alcune indagini, hanno appurato che né i professori né i compagni hanno responsabilità riguardo l’accaduto. Su La Repubblica si legge che, secondo le due compagne di stanza, la 12enne avrebbe problemi di instabilità emotiva e forse sarebbe questa la causa del gesto avventato. I suoi genitori sono arrivati dalla Francia per assisterla all’ospedale dell’Angelo dove si trova la ragazzina. Nelle prossime ore sarà ascoltata dai carabinieri che cercheranno di capire cosa l’ha spinta a gettarsi nel vuoto.