Alan García, 69 anni, si è suicidato durante la mattinata di mercoledì (ora locale). L’ex presidente del Perù si sarebbe sparato poco dopo che la polizia si è recata nella sua casa di Lima per arrestarlo. Il suo nome era finito in uno scandalo per riciclaggio di denaro e corruzione.
Ex presidente del Perù si spara mentre la polizia va ad arrestarlo
La polizia si era recata a casa di Alan García questa mattina, verso le 6.30, per arrestate l’ex presidente e leader del partito Alianza Popular Revolucionaria Americana. Secondo quanto riportato dalla CNN, il politico avrebbe detto agli agenti di voler chiamare il suo avvocato e sarebbe andato in camera da letto da dove, poco tempo dopo, gli agenti hanno sentito il rumore di uno sparo. È stato immediatamente portato nell’ospedale della capitale peruviana dove, nonostante i tentativi di rianimazione, è stato dichiarato morto. L’attuale presidente del Perù, Martin Vizcarra, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia García.
Consternado por el fallecimiento del ex presidente Alan García. Envío mis condolencias a su familia y seres queridos.
— Martín Vizcarra (@MartinVizcarraC) April 17, 2019
Implicato in uno scandalo di corruzione
Alan García è stato presidente per due mandati, dal 1985 al 1990 e dal 2006 al 2011. Il politico era indagato per aver ricevuto presunte tangenti dalla Odebrecht, una delle più grandi aziende di costruzioni brasiliane. Non era l’unico ex presidente di uno Stato dell’America Latina implicato in questo scandalo che, secondo gli investigatori, avrebbe visto l’azienda pagare 800 milioni per assicurarsi appalti per la costruzione di strade, ponti, ferrovie. García avrebbe chiesto asilo in Uruguay nel novembre 2018, ma la sua richiesta è stata negata. Si è sempre dichiarato innocente, accusando i magistrati di speculazioni.
Como en ningún documento se me menciona y ningún indicio ni evidencia me alcanza sólo les queda la ESPECULACIÓN o inventar intermediarios. Jamás me vendí y está probado.
— Alan García (@AlanGarciaPeru) April 16, 2019