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Gino Paoli, 60 anni di musica: “Mina pianse cantando Il cielo in una stanza”

Pubblicato: 17/04/2019 16:48

Quando sei qui con me…“. Non c’è italiano che non sappia intonare Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Proprio di questa canzone del 1960 il cantautore genovese ha parlato come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, svelando alcuni dettagli sconosciuti ai più. Il cielo in una stanza, La gatta, Sapore di sale sono infatti solo alcuni dei suoi grandi successi che hanno costellato ben 60 anni di carriera. Gino Paoli li racconta in divertenti aneddoti e svela: “Ero nato per fare il pittore“.

Il cielo in una stanza: “Mi dissero che non era neppure una canzone”

È risaputo che la stanza de Il cielo in una stanza era di una casa di appuntamenti, che Paoli frequentava da ragazzo con altri compagni di scuola. “Chiacchieravamo molto con quelle donne perché i soldi per andare in camera non ce li aveva nessuno“. Non provò nessun imbarazzo Mina nell’interpretarla, anzi. “Mi dicevano ‘Questa qui non è una canzone, è meglio che cambi mestiere, questa canzone non può andare assolutamente’ – rivela il cantautore – Mina quando finì di cantarla si mise a piangere, l’orchestra si alzò in piedi ed erano tutti commossi.

Gino Paoli, Fabio Fazio e Il cielo in una stanza
Gino Paoli racconta a Fazio i retroscena del successo di Il cielo in una stanza

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Gino Paoli: “Dovevo fare il pittore, cantavo così come fanno tutti”

Appunti di un lungo viaggio è l’ultimo album di un Gino Paoli maturo e orgoglioso di una lunga carriera nella musica durata 60 anni. Iniziata tuttavia praticamente per caso: “Ero nato per fare il pittore, volevo fare il pittore – racconta da Fazio – non sapevo nemmeno cosa voleva dire cantare. Cantavo così come qualsiasi persona può cantare. Ho imparato col tempo. Mio padre voleva che facessi l’ingegnere navale, non eravamo molto d’accordo sulla cosa per cui, a un certo punto, ho preso e sono andato“. Comincia poi una fase di lavoretti alla giornata che però permettono al giovane Paoli di vivacchiare. “I peggiori lavori che ho fatto quando me ne sono andato di casa sono stati portare un pianoforte al terzo piano di un palazzo e scaricare sacchi di carbone… per giorni ti ritrovi carbone ovunque”. A fargli cambiare rotta fu Nanni Ricordi per 32.000 lire per 4 canzoni: “Solo lui poteva far cantare uno come me“.

Gino Paoli con Fabio Fazio
Fabio Fazio abbraccia Gino Paoli dopo la sua esibizione a Che tempo che fa