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Orrore in India, bruciati vivi dal padre di lei: non approvava il loro matrimonio

Pubblicato: 07/05/2019 10:23

Mangesh Ransing, 23 anni, e Rukmini, 19 anni, si amavano e per questo loro amore sono andati contro tutto e tutti. Sei mesi fa hanno deciso di sposarsi contro il volere dei parenti di lei che si sono opposti perché i due ragazzi appartenevano a due caste diverse. Per questo motivo, il primo maggio scorso, il padre e due zii della ragazza hanno cosparso di kerosene i due neo sposi e li hanno bruciati vivi.  

Per amore contro la famiglia

La vicenda è accaduta nel villaggio di Nighoj, nel distretto di Ahmednagar, in India. Mangesh e Rukmini appartenevano a due caste diverse, il primo a quella di Lohar, la seconda a quella di Pasi. Lui muratore, lei cameriera. Il loro amore è stato fortemente osteggiato dalla famiglia di Rukmini per questa differente appartenenza. Ma i due hanno deciso di sposarsi comunque, circa sei mesi fa. Secondo quanto riportato dalla stampa estera, l’1 maggio i neo sposi hanno avuto una discussione e la ragazza è andata nella sua casa paterna. 

Distretto di Ahmednagar in India. Immagine: Sito Ahmednagar District Court
Distretto di Ahmednagar in India. Immagine: Sito Ahmednagar District Court

Bruciati vivi

L’ispettore assistente della polizia Vijay Kumar Botre, che è l’ufficiale investigativo del caso, ha spiegato ai media che Mangesh avrebbe provato a riportare la moglie nella loro abitazione. A quel punto è scoppiata una furiosa lite con i parenti di Rukmini che non volevano lasciarle andare via. È stato allora che il padre e gli zii della 19enne hanno cosparso li hanno cosparsi di kerosene e li hanno bruciati vivi. I vicini, sentendo le urla, sono subito accorsi per aiutarli. La coppia è stata trasportata al Sassoon General Hospital di Pune. Rukmini, che ha riportato il 70 per cento di ustioni, non ce l’ha fatta, è morta in ospedale domenica scorsa. Mentre il suo sposo si trova ancora ricoverato. 

Sassoon General Hospital di Pune. Immagine: Google Maps
Sassoon General Hospital di Pune. Immagine: Google Maps

La polizia ha arrestato i due zii, mentre il padre è ancora in fuga. Sono tutti e tre accusati di omicidio e tentato omicidio. Questo è solo uno dei tantissimi casi che avvengono ogni anno in India e, più in generale, in Asia Meridionale. Mentre le proteste per fermare gli abusi e la violenza sulle donne, sembrano non sortire alcun effetto. 

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2019 10:27