Un incidente navale si è verificato nei pressi del Mar Caspio nella serata di mercoledì. La nave Israfil Huseynov è esplosa; nella deflagrazione 14 marinai sono rimasti feriti, tra questi ci sarebbero anche diversi italiani. Molti dei marinai feriti sarebbero ricoverati in terapia intensiva; al Incidente navale sul Mar Caspio: tra i feriti ci sono italianimomento non sono state rese note le loro condizioni.
Incidente navale sul Mar Caspio
L’annuncio è arrivato dal gruppo che si occupava della posa delle tubazioni. La nave Israfil Huseynov, gestita dalla compagnia Saipem è rimasta vittima di una forte deflagrazione. Nell’incidente sono rimasti feriti 14 dipendenti, tra questi 7 sono ricoverati in terapia intensiva. Alcuni dei marinai rimasti feriti sarebbero di nazionalità italiana. La compagnia ha espresso la propria vicinanza alla famiglia. Seguiranno aggiornamenti.
Operazioni di trasporto dei feriti completate
Secondo quando riportato da una nota della stessa azienda Saipem, nelle prime ore del mattino del 9 maggio sono state completate le operazioni di trasporto dei feriti, tutti loro erano dipendenti ed oltre agli italiani a bordo erano presenti persone di origini inglesi, azera, rumene, malesi e corate. Molti di loro hanno riportato gravi ustioni e sono stati ricoverati in terapia intensiva, presto saranno rimpatriati. La nave era coinvolta nel progetto Shah Deniz II, per la posa di tubazioni del gas.
La SAIPEM
La Saipem S.P.A. è una società per azioni di origine italiana fondata negli anni ’50. L’azienda opera nel settore petrolifero, soprattutto nella realizzazione di infrastrutture legati a giacimenti, oleodotti e gasdotti. La nave protagonista dell’incidente era impegnata nella partecipazione al progetto Shah Deniz e alla posa delle tubazioni di gas nel Mar Caspio.
Che cos’è lo Shah Deniz?
Lo Shah Deniz è il giacimento di gas naturali tra i più grandi al mondo e decisamente tra i più grandi dell’Azerbaigian. Geograficamente situato nel Mar Caspio a una profondità di 600 le sue dimensioni possono paragonarsi in grandezza all’intera penisola di Manhattan. Al giacimento è connesso il corridoio meridionale del gas che permette al prezioso elemento di raggiungere gli stati dell’Unione Europea. Dal 2008 è scattata la cosiddetta fase 2 che permette il trasporto di valori aggiuntivi di gas.