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Nuova legge sul divorzio approvata dalla Camera: cambiano le regole

Pubblicato: 15/05/2019 18:41

L’aspetto sicuramente più innovativo delle modifiche alla legge sul divorzio del 1970 approvata dalla Camera riguarda l’assegno di mantenimento all’ex coniuge che in caso di unione civile o di convivenza verrà sospeso. Le modifiche sono contenute nella proposta di legge 506 approvata alla Camera con 386 voti favorevoli, 19 astenuti e nessun voto contrario, lo scorso 14 maggio. Un altro elemento introdotto riguarda la temporaneità dell’assegno stesso che potrà essere sospeso dopo un determinato periodo se non sussistono più le condizioni. Altro elemento importante riguarda il criterio di “equilibrio” economico che esso prevedeva stabilendo un carattere compensativo dell’assegno. Sarà anche più rapido l’iter che porta a risultare divorziati davanti alla legge.

L’assegno all’ex coniuge

Con le nuove regole previste dalla legge approvata alla Camera, il divorzio cambia regole e lo fa soprattutto per quanto concerne l’assegno. Finora, esso aveva lo scopo di compensare la disparità economica che gli effetti dello scioglimento del vincolo del matrimonio determinavano nella coppia, quindi era destinato a far sì che il coniuge più debole dal punto di vista economico godesse dello stesso tenore di vita anche dopo la fine del matrimonio.

Ora, invece, sarà modulato attraverso nuovi criteri: si dovrà tenere conto del reddito e del patrimonio di entrambi i coniugi, della durata del matrimonio stesso, dell’età e dello stato di salute di chi richiede l’assegno, della “ridotta capacità reddituale dovuta a ragioni oggettive” e della mancanza di qualifiche professionali non conseguite a causa dell’osservanza dei doveri coniugali da parte del richiedente, dell’apporto del singolo coniuge “alla conduzione famigliare e alla formazione del patrimonio comune” e, infine, delle condizioni dei figli a carico se minorenni, disabili e non indipendenti dal punto di vista economico.

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Immagine di repertorio

L’assegno potrà essere temporaneo se l’incapacità di guadagnare il necessario da parte del richiedente “sia dovuta a ragioni contingenti o comunque superabili“. L’assegno sarà inoltre sospeso definitivamente nel caso in cui il coniuge beneficiario vada a convivere con un nuovo partner o vi si leghi attraverso un’unione civile. Anche se dovesse poi cessare la convivenza o l’unione con il nuovo partner, il richiedente non potrà beneficiare di nuovo dell’assegno.

Lo status di divorziato sarà ottenuto più velocemente

Così come cambiano quindi i criteri in base ai quali viene affidato l’assegno, cambiano anche alcuni aspetti dell’iter processuale del divorzio che diventa più breve. La nuova legge stabilisce infatti che lo status di divorziato potrà essere ottenuto molto più velocemente rispetto al passato, quasi nell’immediato. Ma altrettanto veloce potrà essere la richiesta di appello contro la sentenza di divorzio. Si potrà quindi risultare divorziati davanti alla legge più velocemente e senza dover attendere la sentenza di divorzio così come si potrà avanzare una richiesta di appello in tempi più brevi rispetto a quelli previsti in passato.

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Immagine di repertorio
Ultimo Aggiornamento: 15/05/2019 19:39