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Mamma lascia 7 bambini in auto per fare shopping: loro chiamano la polizia

Pubblicato: 17/05/2019 17:27

La polizia della contea di Charles, nel Maryland, ha ritrovato 7 bambini, di età compresa tra i 2 e i 4 anni, chiusi dentro un’auto nel parcheggio di un centro commerciale. A chiamare aiuto è stato uno dei bambini, probabilmente il più grande, che ha usato il cellulare per chiamare il 911, il numero di emergenza negli USA.

Giunti sul posto gli agenti hanno liberato i bambini e offerto loro i primi  soccorsi. Secondo gli accertamenti dello sceriffo, la madre di due di loro, che stava facendo da babysitter anche agli altri, si era assentata da varie decine di minuti per fare shopping.

Chiusi nell’auto sotto il sole

Quando il bambino ha telefonato alla polizia, ha raccontato di essere chiuso all’interno di un’auto, al caldo e senza la presenza di un adulto, ma non è riuscito a fornire dettagli su dove si trovasse di preciso, o in quale parte della città fosse parcheggiata: i soccorritori hanno così tracciato il segnale di provenienza della chiamata, arrivando sul posto in pochi minuti.

La macchina aveva il motore spento e i finestrini alzati, fatto che ha reso ancora più impellente la necessità di far uscire i piccoli al più presto. Tutto si è risolto per il meglio, ma ora la madre-babysitter è accusata di detenzione di minore in autoveicolo e la sua vicenda sarà presa in considerazione dal locale dipartimento di servizi sociali.

I dispositivi anti-abbandono in Italia

L’ufficio dello sceriffo ha ricordato come sia illegale lasciare minori di 8 anni in auto da soli e ha sottolineato la pericolosità di un gesto che, per le alte temperature raggiungibili all’interno del veicolo, potrebbe portare a conseguenze irreparabili. Anche in Italia i casi di cronaca di questo tipo sono piuttosto frequenti, tanto da convincere il Parlamento ad approvare, a fine 2018, un’apposita legge che prevede l’obbligo di equipaggiare le automobili con dispositivi di sicurezza anti-abbandono.

L’obbligo avrebbe dovuto scattare il primo luglio 2019 ma, come recentemente denunciato da Altroconsumo, il termine slitterà probabilmente all’autunno prossimo, per la mancata entrata in vigore dell’apposito decreto attuativo.