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Cane disabile salva un neonato sepolto vivo dalla madre: la storia di Ping Pong

Il suo nome è Ping Pong ed è un cane eroe. Può contare sull’uso di sole tre zampe, ma si è reso protagonista di uno straordinario salvataggio a Ban Nong Kham, villaggio della Thailandia nord-orientale. Il suo infallibile fiuto ha permesso di scovare un neonato sepolto vivo dalla madre 15enne, strappandolo a una morte certa.
muso di un cane

Ping Pong è un cane disabile, che può contare solo sull’uso di tre zampe e sul suo fiuto infallibile. È grazie al suo intervento fortuito che un neonato è tornato alla vita, dopo essere stato sepolto vivo dalla madre in un villaggio della Thailandia nord-orientale. Ha attirato gli abitanti verso la zona in cui, poco prima, aveva scoperto il bimbo. Una storia a lieto fine, grazie al dolcissimo animale diventato eroe.

Ping Pong eroe nazionale

A Ban Nong Kham, piccola comunità thailandese, nessuno credeva ai propri occhi. Tutto è accaduto lo scorso 15 maggio, quando un cane disabile ha attirato l’attenzione di alcuni contadini intorno a un campo di manioca.

Il motivo dei suoi latrati ha lasciato tutti senza parole: Ping Pong ha fiutato qualcosa sotto il terreno e ha iniziato a scavare, fino a disseppellire le gambe di un bambino.

Gli abitanti della zona hanno seguito il suo fiuto e hanno continuato a scavare a mani nude, portando il piccolo in salvo. Secondo gli inquirenti, il neonato sarebbe stato sepolto vivo dalla madre, identificata in una 15enne del posto.

Ping Pong ha 6 anni e è costretto a vivere praticamente con 3 zampe, dopo essere stato investito da un’auto. Ma questo non è stato un ostacolo alla sua grande energia.

Il proprietario, un 41enne, lo ha accudito dopo il gravissimo incidente in cui è rimasto ferito, restituendogli una vita normale nonostante la disabilità.

L’accusa a carico della madre del neonato

La ragazza è stata rintracciata, interrogata e trattenuta dalla polizia che sta conducendo le indagini sull’accaduto. A suo carico l’accusa di tentato omicidio, e sembrano essere emersi alcuni dettagli sul movente dell’atroce gesto.

Secondo fonti locali, la 15enne avrebbe confessato di aver agito per paura di suo padre che, a suo dire, l’avrebbe picchiata in caso avesse scoperto la gravidanza.

Sul tavolo degli agenti è arrivata la richiesta di custodia del neonato, avanzata dalla famiglia della giovane madre.

*in alto: immagine di repertorio

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