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Omicidio in casa di riposo: donna di 102 anni strangola la vicina di stanza 92enne

Pubblicato: 24/05/2019 14:40

Sospettata di omicidio a 102 anni: è questa l’età dell’anziana accusata di aver ucciso una donna di 92 anni all’interno della casa di riposo in cui entrambe vivevano, nel nord della Francia. I fatti si sarebbero verificati nella notte tra il 17 e il 18 maggio scorsi, e le autorità hanno disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. Dai primi risultati degli esami condotti sul cadavere, è emerso un dato certo: morte per strangolamento.

Sospettata di omicidio a 102 anni

La 92enne trovata senza vita in un ospizio francese, a Chèzy-sur-Marne, sarebbe stata vittima della sua vicina di stanza. I sospetti, per quello che è apparso immediatamente come un caso di omicidio, si sono concentrati su un’anziana ospite della struttura. All’età di 102 anni, la donna si trova a dover rispondere dell’accusa di omicidio.

Secondo quanto emerso, le due donne si trovavano da diverso tempo nella casa di riposo, che si trova a circa 100 km da Parigi, e gli inquirenti avrebbero già raccolto la confessione dell’indagata.

L’anziana avrebbe rivelato di “aver ucciso qualcuno“, dopo essersi mostrata in stato di forte alterazione davanti agli agenti. Il procuratore Frédéric Trinh ha parlato di una condizione psicologica talmente ‘confusa’ da ritenere utile una perizia psichiatrica atta a valutare le misure cautelari da adottare. In attesa di questo accertamento, la donna è stata trasferita in una struttura protetta, sottoposta a un monitoraggio costante.

Il ritrovamento del corpo

La vittima è stata trovata senza vita nella sua camera, con il volto gonfio e tumefatto. L’esame autoptico ha accertato l’asfissia da strangolamento. Sulla testa della donna diverse lesioni, compatibili con una dinamica omicidiaria conclusa in due fasi.

Secondo quanto finora ricostruito, la presunta assassina l’avrebbe colpita più volte al capo prima di completare l’aggressione strangolandola. La 92enne non avrebbe avuto scampo. Le indagini in corso serviranno anche a stabilire se possa esserci un movente o se chi ha ucciso abbia agito nell’incapacità di intendere e volere.