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Congo, affonda barca in un lago: almeno 30 morti e 200 dispersi

Pubblicato: 27/05/2019 16:44

Il bilancio del naufragio avvenuto sabato in Congo, nel lago Mai-Ndombe, vicino al villaggio Lokanga, è tragico: ci sarebbero almeno 30 morti, mentre sarebbero circa 200 i dispersi. La maggior parte delle persone che si trovavano a bordo della barca che è affondata erano insegnanti che stavano andando a ritirare lo stipendio.

Il tragico bilancio del naufragio

Il naufragio dell’imbarcazione con a bordo nel lago Mai-Ndombe nel Congo è avvenuto a causa del maltempo. La maggior parte delle persone che si trovavano a bordo della barca erano insegnanti che stavano andando a ritirare lo stipendio. Come riporta Al Jazeera, sono 30 le vittime accertate di un bilancio che sembra destinato a salire. Infatti, il sindaco della città di Inongo, capoluogo della provincia di Mai-Ndombe, dove si trova l’omonimo lago, ha riferito che il bilancio delle vittime è provvisorio. Sono stati trovati i corpi di 12 donne, 7 uomini e 11 bambini. Sarebbero 170 invece le persone tratte in salvo dalle autorità. Non si sa il numero preciso delle persone che si trovavano a bordo della nave nel momento in cui è affondata, ma le autorità congolesi avrebbero riferito che sarebbero dell’ordine di diverse centinaia. Per questo si stima che il numero di dispersi si aggiri sui 200 e che quello delle vittime sia destinato a crescere.

Molti erano insegnanti che andavano a ritirare lo stipendio

Come riporta Ansa, molte delle persone a bordo della barca che è affondata attraversando il lago Mai-Ndomb in Congo erano insegnanti che stavano andando a ritirare la propria busta paga. Infatti, le cattive condizioni delle strade in Congo rendono complesso spostarsi via terra e, per questo motivo, laddove è possibile, si utilizzano imbarcazioni per spostarsi attraverso i corsi d’acqua che attraversano questo Paese dell’Africa e collegano una località all’altra. Purtroppo, però, come spiega Al Jazeera, sono molto frequenti anche gli incidenti navali causati dal fatto che le imbarcazioni vengono sovraccaricate di passeggeri, troppo spesso non muniti neanche di giubbotto di salvataggio, e perché si usano imbarcazioni fatiscenti.