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Claudia Koll, la confessione: “Non sono quel tipo di donna”

Pubblicato: 29/05/2019 11:58

Claudia Koll ha rilasciato un’intensa intervista durante la quale ha raccontato dettagli del suo privato. La famiglia, l’educazione ricevuta, la fede religiosa, il figlio, i film, tra i quali quello dal quale ha iniziato, “Così fan tutte“, di Tinto Brass. Tanti gli argomenti di discussione riguardo la vita dell’attrice che oggi ha 54 anni. 

La difficile infanzia che l’ha fatta crescere

Ospite di Caterina Balivo l’attrice Claudia Koll, pseudonimo di Claudia Maria Rosaria Colacione, ha raccontato della difficile infanzia passata con la madre malata. In una foto mostrata dalla presentatrice di Vieni da me si vedono Claudia e la sorella da piccole, l’attrice ha confidato con molta tenerezza: “Questa foto è bellissima, racconta l’affetto che c’è tra di noi. Mamma non è stata sempre bene quando ero piccolina, quindi si è cementata molto la nostra amicizia, ci siamo molto aiutate quando eravamo piccole, perché spesso io dovevo badare a lei. C’è una forte solidarietà“. La madre era spesso assente per via della salute: “Vedevo mia madre come un angelo, perché mamma appariva e spariva. Quando si ammalava la ricoveravano in ospedale, e quindi non c’era però io continuavo a sentirla vicina. Per questo quando tornava a casa era una festa“. 

Caterina Balivo ha letto una letterina che l'attrice aveva scritto per la madre quando era piccola. Immagine: Puntata Vieni da me
Caterina Balivo ha letto una letterina che l’attrice aveva scritto per la madre quando era piccola. Immagine: Puntata Vieni da me

La figura della nonna per Claudia Koll

La sua infanzia è trascorsa insieme alla nonna non vedente: “Sono cresciuta con mia nonna che non vedeva, e ho passato un’infanzia particolare“. Una vita divisa tra un grande amore e una grande sofferenza, motivo che per l’attrice era diventato “un alibi per dire non ho avuto questo o quell’altro“. Adesso, invece, dopo l’incontro con il Signore, la Koll vede il bicchiere mezzo pieno e ha ammesso: “Io sono il risultato della mia storia. Anche le cose che sono sembrate meno semplici, più complesse, più difficili da accettare in certi momenti, sono diventate la mia forza“. Ha continuato: “L’ho capito quando sono andata al Cottolengo di Torino, dove ci sono i disabili. Questo vivere l’uno per l’altro mi ha insegnato il segreto della vita che non è vivere per se stessi ma per gli altri“.

Claudia Koll e Caterina Balivo. Immagine: Puntata Vieni da me
Claudia Koll e Caterina Balivo. Immagine: Puntata Vieni da me

La carriera da attrice

Già da piccola era stata in tv, ospite di Paolo Bonolis, durante il programma I Cervelloni, era stato inviato un filmato da suo padre che la riprendeva nel giorno dei suoi 7 anni. La sua passione è sempre stata quella per il cinema, per i film. “Io andai via di casa che volevo fare l’attrice, e i miei mi consigliavano di studiare medicina. Gli esordi non rientravano in quello che era il desiderio del mio cuore“, ha confidato la Koll. E, parlando del film che l’ha lanciata, “Così fan tutte” di Tinto Brass, ha detto: “Io non sono quel tipo di donna che ha presentato questo film, quindi ho dovuto tanto lavorare su me stessa. Ho sofferto molto durante la lavorazione di quel film. Ma non rinnego nessuna scelta“. Successivamente all’uscita della pellicola ha dovuto rinunciare a molti lavori, per due anni è stata senza lavorare perché le offerte che riceveva, dove il protagonista era sempre il suo corpo e non la sua bravura da attrice, non le interessavano. 

Claudia Koll ospite di Paolo Bonolis a I Cervelloni. Immagine: Puntata Vieni da me
Claudia Koll ospite di Paolo Bonolis a I Cervelloni. Immagine: Puntata Vieni da me

Avevo delle esigenze più profonde dentro di me, questi ruoli non potevano piacermi, non potevo accontentarmi“, ha detto. Dopo, però, sono arrivati altri film come “Il giovane Mussolini” del 1993, “Linda e il brigadiere” del 1997, nel quale ha recitato accanto a Lino Manfredi, e “Maria Goretti” del 2003. 

Claudia Koll in "Così fan tutte" di Tinto Brass. Immagine: Puntata Vieni da me
Claudia Koll in “Così fan tutte” di Tinto Brass. Immagine: Puntata Vieni da me

La ritrovata fede

Claudia Koll ha raccontato anche della fede religiosa trovata negli anni e dell’aiuto dello spirito santo: “È lo spirito che ci trasforma, che ci fa nuovi, che ci cambia. Se oggi sono una creatura nuova è grazie allo spirito santo“. Un accenno anche alla sua esperienza con il demonio: “L’esperienza spirituale che io ho fatto è un’esperienza particolare, che a me ha permesso di capire e di cambiare, di diventare consapevole che c’è un male che opera e c’è un bene che salva. Il male si è manifestato come un’edera che saliva per le gambe e le stritolava, che cercava di paralizzarmi“. L’attrice ha parlato proprio di un male fisico non figurato: “C’erano delle forze che mi stringevano le gambe e mi facevano male. Per combattere il male dobbiamo utilizzare la preghiera“.

In una foto con il figlio Jean Marie quando è arrivato in Italia. Immagine: Puntata Vieni da me
In una foto con il figlio Jean Marie quando è arrivato in Italia. Immagine: Puntata Vieni da me

Sanremo e la vita con il figlio in affido

Nel 1995 ha condotto Sanremo insieme a Pippo Baudo e Anna Falchi. L’attrice, ha scherzosamente commentato quell’occasione: “Una fatica! Non c’era un attimo di pausa. C’avevo pure un versamento al ginocchio. Non potevo muovermi“. Ma le voci sulla rivalità con la sua collega Anna Falchi erano infondate, e lo ha voluto ribadire: “Con Anna ci volevamo bene. Non avevamo contrasti, facevamo la stessa esperienza con fatica ma non c’era competizione tra noi due“. 
Jean Marie, è il ragazzo in affido al quale Claudia Koll fa da madre. Adesso ha 26 anni, è arrivato in Italia dal Burundi quando ne aveva 16. L’attrice ha raccontato che, inizialmente, sono stati anni difficili: “Aveva bisogno di cure mediche, non era facile prendere decisioni giuste. Ci sono riuscita solo grazie alla fede. Se non avessimo avuto già accordi con un ospedale non poteva uscire dal suo paese, il Burundi“. Alla fine è stato accolto dall’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Adesso, il ragazzo sta bene, si è ambientato e vive serenamente insieme alla Koll che ha detto: “Viviamo insieme da sempre, mi da una mano con i poveri, mi protegge, cucina da mangiare. Non mi chiama mamma, non ce la fa, ma io lo capisco, lui ha una madre“.