Nella tarda serata di ieri un battello da crociera con a bordo 34 persone si è rovesciato nel Danubio, a Budapest. Da subito sono stati attivati i soccorsi, che sono ancora all’opera. Finora il bilancio è di 7 morti e 20 dispersi.
La causa del naufragio
È drammatico il bilancio dei morti della nave da crociera Hableany (Sirenetta) che si è rovesciata ieri in tarda serata a Budapest, nel Danubio. Si sarebbe capovolta a causa di una collusione con un’altra imbarcazione. A bordo vi erano 34 persone: 32 turisti della Corea del Sud e 2 membri dell’equipaggio. Le persone morte sono 7 e quelle disperse risultano ancora 20.
In queste ore si sta perlustrando il fiume in lungo e largo, ma la pioggia e le forti correnti complicano i soccorsi. Nelle ricerche sono impegnati anche i militari e i sommozzatori.

Le prime dichiarazioni
Tal Gyorfy, portavoce del servizio delle ambulanze ungherese, ha fatto sapere che altre 7 persone sono state ricoverate in ospedale a Budapest, e sono in condizioni stabili. Mentre una delle persone salvate è stata trovata a quasi tre chilometri rispetto a dove la nave era ormeggiata.
Il battello si trovava all’altezza del Parlamento.

Moon Jae-in, il presidente sudcoreano, ha chiesto ai propri funzionari di impiegare “tutte le risorse disponibili” per aiutare le operazioni di soccorso sul Danubio. Ha anche disposto il dispiegamento di una task-force governativa che sarà guidata dal ministro degli Esteri, Kang Kyung-wha. E, intanto, dal ministero hanno confermato che 33 suoi cittadini erano sulla barca e che 20 sono ancora dispersi.