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Beach pass: in Veneto ombrellone gratis alle neomamme, ma solo in alcuni casi

Pubblicato: 06/06/2019 11:36

Vieni a partorire nel Veneto Orientale e ti regaliamo il mare. Questo lo slogan. Così le mamme che partoriscono negli ospedali del veneto orientale potranno ricevere, se lo desiderano, un beach pass per godersi 15 giorni di mare gratuitamente.

Mamma e bebè in spiaggia

Dal 1° giugno ha preso vita il nuovo progetto dell’azienda sanitaria locale del Veneto Orientale – Ulss 4 -. L’iniziativa è in collaborazione con Unionmare Veneto e sostenuta della banca di credito cooperativo San Biagio Veneto Orientale. Tutte le donne che decideranno di partorire a Portogruaro o a San Donà riceveranno un beach pass con il quale avranno diritto ad un posto in spiaggia gratuito per 15 giorni. Potranno scegliere tra gli stabilimenti balneari di Bibione, Caorle, Eraclea e Jesolo e se usufruirne già quest’estate o la prossima. Insieme al voucher la neomamma avrà il regolamento ed un opuscolo con consigli e raccomandazioni per l’esposizione al sole del neonato.

Il 5 giugno è stato consegnato il primo pass nell’ospedale di Portogruaro ad una neomamma che, come riporta Il Gazzettino, si è detta felicemente sorpresa e passerà 2 settimane di relax nella spiaggia di Caorle.

Un servizio alle famiglie

Nel comunicato della regione Veneto si evidenziano le motivazioni e gli obiettivi di questa particolare iniziativa. Qualcosa di molto simile era già stato fatto per disabili e persone con difficoltà motorie; questa volta ci si è voluti concentrare sul benessere di mamme e neonati. Secondo il direttore generale dell’Ulss 4 Carlo Bremezza il bonus ombrellone è un servizio alle famiglie in un territorio dalla forte vocazione turistica. “Offre la possibilità a tutte le neomamme, anche a chi non avesse disponibilità economica, di usufruire gratuitamente dei benefici del sole e del mare in uno stabilimento balneare del nostro litorale”. 

mamma e bebè seduti sul bagnasciuga
Mamma e bebè in spiaggia. Immagine di repertorio

L’iniziativa per salvare i centri nascita

Forse però c’è di più. L’iniziativa, sicuramente interessante ed utile, fa parte anche di una serie di attività volte ad evitare la chiusura dei centri nascita sotto i 500 parti l’anno. Sono finiti nel mirino dei tagli del ministero della Salute. Un’impresa quasi impossibile se si pensa al generale calo demografico e ai numeri di questi reparti che si aggirano intorno al centinaio. Come riportato dal Corriere del Veneto lo scontro politico intorno alla questione è molto acceso. Il governatore della regione Veneto Luca Zaia si è espresso a difesa degli ospedali di San Donà e Portogruaro affermando di volerli rilanciare proprio a partire dai reparti di ostetricia e ginecologia

Ma il bonus spiagge ha destato qualche polemica, soprattutto per quanto riguarda la convenzione stipulata con Unionmare, l’associazione dei gestori degli stabilimenti balneari. Se per l’offerta proposta ai disabili si erano stipulati accordi con un solo stabilimento, ora si parla di 4 città estremamente turistiche. E già qualcuno parla di offerte da supermarket. Queste le parole del componente della commissione regionale Sanità Claudio Sinigaglia (Pd): “Sono senza parole. Ma allora, per salvarsi, il punto nascita di Valdagno dovrà donare soggiorni a Recoaro, quello di Piove di Sacco le cure ad Abano Terme e il reparto di Adria un giro nel Parco del Delta?“.

*immagine in evidenza: immagine di repertorio