Paola Comencini ha commentato su Facebook con indignazione il conto salato che lei e altre due persone si sono trovate costrette a pagare in un bar di Roma, nella zona del Vaticano. A fare i conti con i prezzi carissimi della Roma turistica, questa volta, è stata dunque la costumista e scenografa, figlia del famoso regista Luigi Comencini e sorella di Francesca e Cristina, anche loro registe.
L’indignazione di Paola Comencini
Paola Comencini ha postato su Facebook la foto del bar in cui si è vista recapitare il conto salato e uno scatto che immortala lo scandaloso scontrino.
Come raccontato dalla scenografa, lei e le altre due persone con cui si trovava avrebbero volentieri fatto a meno di entrare in quel bar, ma sono state costrette dalle circostanze a recarsi proprio lì: “Eravamo al lavoro. Non avevamo alternative e siamo finite in questo covo di ladri“. Dopo aver consumato 3 piatti di prosciutto e melone, 1 bottiglietta d’acqua e due coche il conto presentato dal locale era di 75 euro, compreso nel prezzo, anche 10,97 euro di servizio.

Nonostante il conto, però, nessuno pare essere uscito dal locale con la pancia piena, infatti la scenografa ha commentato anche con disappunto: “Abbiamo una fame tremenda. (Il prosciutto citato erano due minuscole fettine)“.
“Mi fanno pena i turisti“
Tra quelli che hanno commentato il post di Paola Comencini, c’è chi non si è stupito di un conto tanto salato, giudicato quasi “normale” nella zona del Vaticano. Infatti, c’è chi ha scritto: “Questo prezzo per 3 non è poi così esorbitante, considerando, che ci si trova al centro di Roma“. D’altronde che la Capitale sia una città cara perché tra le mete turistiche non solo più importanti d’Italia, ma dell’intero Occidente, è chiarissimo anche a Paola Comencini che infatti ha scritto: “Mi fanno pena i turisti“. Ma purtroppo, molto spesso, a fare le spese dei prezzi altissimi sono anche i residenti.
