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Marò: fiori d’arancio per Massimiliano Latorre, sposa la sua Paola

Pubblicato: 15/06/2019 19:09

Si sono celebrate oggi le nozze tra Massimiliano Latorre e la fidanzata Paola Moschetti. Fiori d’arancio dunque per il fuciliere della marina che, insieme al collega Salvatore Girone, è in attesa delle disposizioni del Tribunale dell’Aja sul caso della morte dei due pescatori indiani che li vede coinvolti. Girone grande assente al matrimonio, a lui non è stato concesso partecipare alle nozze sempre a seguito delle vicende giudiziarie. 

Fiori d’arancio per Massimiliano Latorre

Il marò e la fidanzata sono convolati a nozze questo pomeriggio nella Capitale. Il rito è stato celebrato bella chiesa dell’ordinariato militare. Momenti di grande gioia per la coppia che ha festeggiato con amici e parenti; presente anche il ministro della Difesa Trenta. Grande assente però è il collega e amico di Latorre, Salvatore Girone, al quale Latorre ha dedicato un breve post sui social nel quale afferma di sapere che l’amico gli è vicino col pensiero.

Caro Salvo, oggi non potremo festeggiare il mio matrimonio e di Paola con te”, scrive Latorre, “Ma ti assicuro che, se non fisicamente, sarai tu e sarete tu, Vania, Michele e Martina con noi”. Latorre ha poi fatto un augurio a Girone per un futuro in cui le cose potranno andare meglio: “Spero potremo rifarci molto presto di tutto. Voi avete vissuto tutti i momenti nostri e dopo le lacrime ora speriamo arrivino i sorrisi, fratello mio. Per mare e per Terram … San Marco”. 

I due Marò sono ancora in attesa del processo che sarà guidato dal Tribunale internazionale dell’Aja, al momento la questione verte su chi debba occuparsi del fascicolo, se giudici italiani o indiani. L’udienza è prevista per un periodo che intercorrerà tra l’8 e il 20 luglio 2019.

Il caso dei Marò

Era il lontano 15 febbraio 2012 quando Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, impegnati in una missione di protezione internazionale della nave mercantile Italiana Enrica Lexie, sono rimasti coinvolti nella morte di due pescatori di nazionalità indiana. Le vittime erano state scambiate per pirati, complice anche il fatto che il luogo dell’accaduto, la largo della costa del Kerala, sud dell’India, è costantemente bersagliata da atti di pirateria.

I due Marò sono stati accusati di omicidio, arrestati e tenuti in custodia nella Central Industrial Security Force indiana per poi essere trasferiti nel carcere di Trivandrum. Dopo anni di trattative, entrambi i Marò sono tornati in Italia in pianta stabile dal 2016, dove sono in attesa della decisione dell’Aja.