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Clima: in Groenlandia si sciolgono due miliardi di tonnellate di ghiaccio

Pubblicato: 19/06/2019 13:18

L’evento che si è verificato proprio in questi giorni e lo scioglimento di 2 miliardi di tonnellate di ghiaccio è stato monitorato dal Polar Portal, ente che segue e studia il cambiamento climatico.

Verso una stagione da record

In una solo giornata in Groenlandia si è verificato un massivo scioglimento dei ghiacci, di circa 2 miliardi di tonnellate. L’evento preoccupa gli esperti perché se è vero che la stagione degli scioglimenti dei ghiacci va da giugno ad agosto, i picchi di solito si raggiungono a luglio. Questa situazione, invece, ha acceso l’ennesimo campanello d’allarme.

Per Thomas Mote, ricercatore dell’Università della Georgia che studia il clima della Groenlandia, questi picchi sono avvenuti circa 3 settimane prima della media. Infatti, secondo lo studioso “il 2019 sarà un anno di grande scioglimento per la Groenlandia” con i primi scioglimenti avvenuti già ad Aprile.

Tutti i precedenti e le conseguenze

Oltre al 2012, anche nel 2010 e nel 2007 si sono verificati degli scioglimenti massivi dei ghiacciai. Il 2010 in particolare è stato l’anno che fino ad ora ha registrato il trend peggiore. Secondo Mote, inoltre, fino a poco tempo fa nessuno avrebbe pensato ad una situazione di emergenza simile. Se gli scioglimenti dovessero diventare la normalità tutto ciò rischierebbe di avere delle conseguenze irreversibili sull’innalzamento del mare.

Innalzamento che avrà sicuramente un impatto sulla disponibilità delle risorse idriche, che rimarrebbero abbondanti nelle zone già “ricche”, come quelle dell’emisfero Nord, e diventerebbero sempre più scarse nelle zone ad alto rischio siccità, come l’emisfero Sud.

Inoltre l’innalzamento del livello del mare comprometterebbe gli equilibri di fiumi e laghi, distruggendo habitat di animali e piante, e porterebbe l’erosione delle coste e dell’inondazione delle zone costiere. Tutto questo porterebbe dei gravi danni a settori quali la pesce, il turismo e l’agricoltura.

Ognuno di noi, nel proprio piccolo, può fare qualcosa per rallentare questa pericolosissima tendenza che rischia di mettere a repentaglio le nostre vite e quelle delle future generazioni.