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Barbara D’Urso attacca Pamela Perricciolo: “Perché prendere per il c**o la gente?”

Pubblicato: 20/06/2019 00:01

Il Pamela Prati-gate continua a tenere banco a Live – Non è la D’Urso. La verità ancora no è venuta a galla e spuntano nuove testimonianze sul caso più discusso del periodo. In studio da Barbarella entra Pamela Perricciolo, colei che è stata additata dai più come la mente principale di questa messinscena.

La mamma sapeva benissimo

In studio a Live Pamela Perricciolo dichiara: “Secondo me quasi da subito Pamela ha capito che Mark Caltagirone non esisteva, poi penso abbia continuato per gioco: sono molto delusa da Pamela. Io ho retto il gioco a lei, non mi tolgo la responsabilità“. Ma a seguire Barbara D’Urso affronta il delicato argomento legato al piccolo “finto” Sebastian, che la Perricciolo avrebbe coinvolto in questa storia spacciandolo per il figlio adottivo di Pamela Prati. A tal proposito l’agente risponde: “La mamma di questo bimbo me lo lasciava tutto il pomeriggio, come fosse un nipote. La mamma sapeva benissimo quello che il figlio stava facendo, che stava fingendo di essere Sebastian Caltagirone“.

Il bimbo non aveva una malattia brutta

Per cercare di fare chiarezza Barbara D’Urso dichiara alla Perricciolo: “Tutti sanno che hai usato questo bimbo per fregare delle persone. Questo non è un processo, ma hai detto delle cose e hai il dovere di spiegare perché hai ingaggiato il finto Sebastian“. Ma la risposta dell’agente è sconcertante: “Io non posso rispondere di questo, dico solo che il bambino non aveva una malattia brutta, ma di questo devo parlarne nelle sedi opportune. Comunque la signora Prati tanto santa non è“. La conduttrice vuole però andare al nocciolo della questione e capire il motivo di tutta questa messinscena: “Perché creare Simone Coppi e coinvolgere tutte queste persone? Anche Mark Caltagirone c’entra in questa storia, perché anche lui non esiste. Perché avere una mente così diabolica? Per divertimento? Per prendere per il c**o la gente?“. “Penso sia una cosa che ci sia sfuggita di mano, me lo sono chiesta pure io“: la risposta dell’agente.