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Maxi operazione contro la pedopornografia online: 51 indagati in 30 province

Pubblicato: 21/06/2019 10:31

Dalla denuncia della madre di un adolescente è emersa una rete di scambio di materiale pedopornografico che interessa mezza Italia. La Procura per i minorenni e quella distrettuale di Catania hanno inscritto nel registro degli indagati 51 persone, tra i quali figurano ben 30 minorenni, accusati di detenzione e divulgazione di pornografia minorile. La Polizia Postale ha compiuto perquisizioni praticamente in tutta Italia, sono 30 in tutto le province coinvolte.

La scoperta dal telefono del figlio

Tutta l’indagine condotta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania è partita grazie ad una madre che ha notato che sullo smartphone del figlio erano salvate immagini pornografiche con minorenni. La donna ha consegnato di sua spontanea volontà il telefono del ragazzino alla Polizia Postale, facendo scoprire agli inquirenti un giro di materiale pedopornografico molto vasto.

Gli agenti hanno iniziato a indagare scoprendo che su due chat in particolare, dai nomi “ScoobyDank” e “Tana della Luna”, venivano diffuse questa tipologia di immagini e video. Come ricostruito dagli inquirenti, su queste chat inizialmente venivano inviate foto e video violenti di suicidi e torture del genere “gore”. Grazie alle indagini sui membri dei gruppi, più di 300, si è riusciti a risalire ai responsabili della divulgazione del materiale pedopornografico (video e immagini) in cui figuravano, tra le vittime, anche bambini.

Mezza Italia coinvolta nelle indagini

Sono 30 le province italiane coinvolte nelle indagini e in cui la Polizia Postale ha compiuto perquisizioni sotto la direzione del CNCPO (Centro nazionale contrasto Pedo-Pornografia on-line): Catania, Oristano, Alessandra, Asti, Brescia, Novara, Milano, Pavia, Firenze, Livorno, Prato, Venezia, Ragusa, Matera, Bari, Brindisi, Foggia, Taranto, Roma, Treviso, Verona, Forlì, L’Aquila, Reggio Calabria, Catanzaro, Napoli, Gorizia, Torino, Terni, Genova.

La mole di materiale informatico posto sotto sequestro dagli agenti della polizia è ingente e verrà adesso sottoposto ad approfondite analisi con le strumentazioni informatiche adeguate allo scopo.

Ultimo Aggiornamento: 21/06/2019 13:38