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Il via libera del Tar ai cani in spiaggia: i comuni non possono vietarlo

Pubblicato: 21/06/2019 16:15

Un’ordinanza del Tar del Lazio afferma che i comuni non possono vietare l’accesso dei cani alle spiagge. La sentenza 176/2019, dello scorso 11 marzo, ha avuto una certa risonanza con l’inizio della stagione balneare e con l’attenzione da parte della Lega Anti Vivisezione (Lav), che ha ripreso la notizia sul proprio sito ufficiale. La decisione del Tar annulla una precedente ordinanza del Comune di Latina, che vietava l’accesso dei cani alle spiagge del litorale, anche se muniti di museruola e guinzaglio.

Una scelta “irragionevole ed illogica”

La scelta di vietare l’ingresso agli animali sulle spiagge destinate alla libera balneazione – si legge nella sentenza – risulta irragionevole ed illogica, oltre che irrazionale e sproporzionata”. Il provvedimento del Comune di Latina, infatti, concedeva l’opportunità ai cani di accedere alle spiagge unicamente negli stabilimenti balneari a pagamento, i cui concessionari avessero creato delle apposite zone adibite agli animali.

Secondo il Tar, però, questa linea non risulta praticabile, perché non sempre tali aree sono presenti nei luoghi di villeggiatura. In secondo luogo, si rischierebbe di creare una diseguaglianza tra cittadini, in base alla loro possibilità o impossibilità di usufruire delle strutture a pagamento.

Soluzioni alternative al divieto totale

Per tutti questi motivi, il Tar ha indicato la necessità, per i comuni, di specificare soluzioni alternative al divieto totale, che possano comunque garantire il decoro e l’igiene nei lidi: “Ad esempio valutando se limitare l’accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all’accesso degli animali, con l’individuazione delle aree viceversa interdette al loro accesso”.

La sentenza è stata salutata con entusiasmo da parte delle associazioni animaliste e, in particolare, dalla Lega anti vivisezione, che l’ha accolta con lo slogan “Vietato vietare i cani in spiaggia”. La speranza è che la decisione del Tar possa indirettamente attenuare il problema dei cani abbandonati durante la stagione estiva, uno dei temi che si ripropongono con maggiore frequenza nel periodo tra giugno e settembre.