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Carabiniere condannato a 12 anni e 8 mesi: drogava e stuprava le turiste

Pubblicato: 22/06/2019 15:22

Di giorno indossava la divisa dell’Arma dei Carabinieri, poi la sera la infangava con i suoi crimini. Dino Maglio, ex carabiniere di 39 anni, offriva un posto dove dormire nella sua casa in Veneto a turiste di tutto il mondo. Poi le narcotizzava e abusava sessualmente di loro quando non erano in condizioni di opporsi. La prima a denunciarlo è stata una liceale 16enne australiana, nel 2014, drogata con un cocktail di limoncello e benzodiazepine. Poi si sono aggiunte le accuse di altre ragazze di diverse nazionalità. Maglio, oltre ad aver perso la divisa, ha già trascorso 5 anni in carcere per violenza sessuale. Ieri il Tribunale collegiale di Padova ha emesso una nuova sentenza di 12 anni e 8 mesi per l’ex militare per le violenze commesse tra il 2012 e il 2014.

Il modus operandi dello stupratore seriale di turiste

Il suo modus operandi era sempre lo stesso. Si faceva chiamare Leonardo, offriva un posto dove dormire alle turiste tramite Couchsurfing, la piattaforma per avere ospitalità low cost in viaggio. Ma nella notte si trasformava in un orco e violentava le sue ospiti, dopo averle stordite con sonniferi e altre sostanze. Poi il giorno dopo si infilava come se niente fosse la divisa dei Carabinieri. L’Irpi (Investigative Reporting Project Italy) fu la prima a raccontare la vicenda, dopo aver raccolto le testimonianze delle vittime e averle messe in contatto fra loro. Il caso rimbalzò nelle principali testate straniere. Più di 10 ragazze lo denunciarono, avviando così le indagini. Quando la Polizia fece irruzione nella sua casa sui colli Euganei in Veneto, nel 2015, trovò un potente sonnifero e un computer contenente prove dei suoi crimini. Video e foto di centinaia di turiste di ogni nazionalità, e perfino materiale pedopornografico.

Già condannato, ora la nuova sentenza

Per l’aggressione alla studentessa australiana, Maglio era stato già condannato. Dopo 5 anni di carcere ora sta scontando la pena con l’obbligo di dimora nel paese d’origine in Puglia. Ma ieri il Tribunale collegiale di Padova ha emesso una nuova sentenza in merito alle altre accuse. La seconda condanna per l’ex carabiniere è di 12 anni e 8 mesi. Le turiste denunciarono gli abusi dopo essere tornate nei loro Paesi d’origine, creando un caso internazionale. Un lungo e dettagliato dossier delle sue violenze fu poi consegnato alle autorità italiane, che avviarono i provvedimenti per consegnare lo stupratore seriale alla giustizia. Le vittime provengono da tutto il mondo: dall’Europa alle Americhe, passando per l’Asia e l’Oceania.