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Michael Jackson: cosa c’era nella sua camera da letto il giorno della morte

Pubblicato: 25/06/2019 09:37

Dieci anni senza Michael Jackson, morto il 25 giugno 2009, e il Regno Unito si prepara alla messa in onda di un nuovo documentario sulla star. Tra le tante domande, oltre alla più classica sulla sua presunta esistenza in vita, figura anche quella sullo stato della sua camera al momento del decesso. Questa è la grande rivelazione che il pubblico si prepara a ricevere grazie alle testimonianze esclusive dei 3 agenti di polizia intervenuti per primi sulla scena: Orlando Martinez, Dan Myers e Scott Smith.

Michael Jackson: dentro la camera in cui morì

letto di Michael Jackson
Il letto di Michael Jackson – Fonte: Killing Michael Jackson

Killing Michael Jackson è il titolo del documentario che va in onda il 25 giugno 2019 nel Regno Unito, a 10 anni esatti dalla morte della popstar più celebre di tutti i tempi.

Si tratta di un lavoro di ricostruzione inedito che racconta quello che accadde prima e dopo la morte dell’artista, ma affonda anche l’occhio nel luogo in cui fu trovato: la sua stanza di Neverland, in California.

Una volta partita la richiesta di soccorso, 3 detective della polizia di Los Angeles sono intervenuti per primi sulla scena. I loro nomi sono Orlando Martinez, Dan Myers e Scott Smith, e hanno raccontato qualcosa di sconvolgente su quanto visto nella camera da letto del divo.

Un bambolotto e foto di minori

letto di Michael Jackson
Gli oggetti trovati sul letto di Michael Jackson – Fonte: Killing Michael Jackson

Lo stato del luogo è apparso immediatamente confuso, come se la stanza fosse letteralmente sottosopra. Sul letto, gli agenti hanno trovato un bambolotto realistico e ovunque pezzi di carta contenenti frasi sibilline.

C’erano post-it e pezzi di carta incollati con zelo in tutta la stanza – ha detto il detective Orlando Martinez- inclusi porte e specchi. Non so se quelle frasi erano lettere o pensieri, alcune sembravano poesie. Ma ricordo che l’intera zona notte di quella casa era un disastro“.

Ma non è tutto, perché a catturare l’attenzione dei soccorritori è stata anche la presenza di una inquietante serie di foto di bambini. Intorno al letto bombole d’ossigeno e farmaci in quantità notevole, siringhe e spazzatura: “Trovammo tantissime medicine già aperte, come il propofol. Intorno c’era ogni tipo di immondizia, era davvero incredibile“, ha dichiarato il detective Martinez.

La borsa del dottor Murray

farmaci sul vassoio di Michael Jackson
Alcuni dei reperti sanitari ritrovati nella camera da letto di Michael Jackson – Fonte: Killing Michael Jackson

Tra i reperti recuperati dalla polizia anche la borsa del medico di Michael Jackson, il dottor Conrad Murray. Si tratta di un ritrovamento che sarebbe stato fatto in seguito, perché accuratamente nascosta.

Questo dettaglio, insieme al fatto che nella stanza mancasse evidenza di aghi e bottiglie di medicinali vuote, ha indotto gli inquirenti a ritenere che Murray “aveva smesso di dargli il CPR o aveva aspettato prima di dargli CPR e poi ripulito tutto“.

Il medico è stato condannato a 2 anni di reclusione per omicidio colposo, con l’accusa di aver somministrato il farmaco sbagliato al suo paziente (il propofol, potente anestetico generale che ne avrebbe causato l’intossicazione e il decesso). Il giudice ha definito le sue pratiche come “follia medica“, “esperimenti intollerabili in medicina“.

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2019 09:42