Luglio ‘povero’ per milioni di italiani, che se ne vanno in vacanza (si spera) consapevoli del rincaro delle bollette della luce: le tariffe aumentano dell’1,9%, e a fronte di quello che può ritenersi un esiguo incremento (al netto di tutte le variabili in campo) non c’è molto di cui gioire. Questo perché la novità arriva in un periodo in cui i condizionatori lavorano a pieno regime, facendo girare il contatore e svuotando le tasche (già provate) dei cittadini. Sul fronte della spesa per il gas, il costo scende del 6,9%, unica nota positiva in un’estate di ‘passione’ per i bilanci delle famiglie.
Bollette della luce in aumento
Luglio malandrino per le tasche degli italiani: in arrivo l’aumento della spesa per l’elettricità, fissato all’1,9%, che graverà in modo sensibile sull’economia familiare.
Un rincaro leggero, ma solo su carta: gli effetti negativi, infatti, si sentiranno in vista della stagione calda, in cui i condizionatori viaggiano alla grande e il contatore gira implacabile.
Le nuove tariffe per il mercato tutelato sono stabilite dall’Arera, ex Autorità Energia, e saranno in vigore dal 1° luglio 2019. Al lordo delle tasse, ogni famiglia spenderà mediamente 566 euro per l’elettricità (relativamente al periodo tra ottobre 2018 a settembre 2019).
Arera rivendica la bontà dell’incremento, ma sono tantissime le perplessità in gioco nel confronto con le associazioni dei consumatori. A calcare la mano sull’impatto ‘devastante’ della manovra tariffaria è l’Unc (Unione nazionale consumatori), che precisa come a far lievitare i costi sarà l’uso massiccio dei condizionatori.
Cala il costo del gas
All’incremento della bolletta della luce si accompagna una importante flessione dei prezzi del metano, che si esplicherà nel calo del 6,9% in bolletta.
Per il gas, le famiglie spenderanno mediamente 1.550 euro (sempre nel periodo da ottobre 2018 a settembre 2019), e secondo i calcoli di Unc la riduzione delle tariffe nel settore rischia di tradursi in uno specchietto per le allodole.
“Purtroppo – si legge nella nota Unc – il calo del prezzo del riscaldamento è un risparmio solo ipotetico, visto che nei prossimi 3 mesi i caloriferi sono spenti in tutta Italia. In concreto, quindi, sui bilanci delle famiglie peserà solo il rialzo della luce“.
Il Codacons contro la ‘fake news’ delle riduzioni
Per Codacons, l’Italia è ancora lontana anni luce dall’effettiva riduzione dei costi di energia elettrica e gas. Lo ha precisato in una nota il presidente Carlo Rienzi, che ha elencato dati allarmanti per il prossimo trimestre (e non solo).
“L’incremento della luce avviene proprio in corrispondenza dei maggiori consumi elettrici da parte delle famiglie, e avrà un impatto non indifferente sulle tasche dei consumatori, smentendo categoricamente quelle associazioni che avevano diffuso dati sballati circa risparmi record sulle bollette degli italiani nel corso del 2019. Per quanto riguarda il gas, invece, assistiamo ad una ulteriore crescita della tassazione: tra oneri di sistema e imposte, il 44,03% di una bolletta se ne va in tasse (era il 42,04% nel trimestre precedente)”.
Una situazione critica, dunque, per il bilancio familiare in cui è ancora da ritenersi utopistico il recupero degli aumenti record del 2018 (del +11,12% per la luce e del +13,67% per il gas).