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Bimba prodigio supera Einstein e Hawking: il suo QI è da record

Pubblicato: 27/06/2019 19:50

Ha iniziato a parlare perfettamente a 6 mesi, sorprendendo i suoi genitori e quanti hanno incrociato il suo straordinario genio. Il suo nome è Anushka Dixit, è nata in Gran Bretagna nel 2008 e a soli 11 anni, nel 2019, è entrata nel firmamento delle persone più intelligenti del pianeta. La sua storia di bimba prodigio incornicia un percorso impressionante, fatto di precoci traguardi e di una curiosità che la fa arrivare dove altri non potrebbero. Il suo QI? Niente da paragonare al più celebre Albert Einstein e al suo collega, Stephen Hawking: lei li batte tutti.

Sfida a colpi di genio: la storia di Anushka

Anushka Dixit ha strabiliato il mondo: bimba prodigio come pochi altri, ha sbaragliato la spietata concorrenza di mostri sacri della scienza come Albert Einstein e Stephen Hawking. Come ha fatto? Con un quoziente d’intelligenza che definire ‘superiore’ appare persino riduttivo. Il suo, secondo il test Mensa, si attesta su 162 punti, scavalcando quello del padre della Relatività (che si è ‘fermato’ a 140) e quello del suo collega esperto di buchi neri (che ha toccato il tetto di 160).

La sua storia impressionante è iniziata nel 2008, 6 mesi dopo la nascita, quando ha cominciato a parlare dimostrando l’incredibile capacità di riprodurre i discorsi che sentiva in tv. Un ‘potere’ che l’ha portata sulla vetta delle menti più brillanti del mondo, e che da Londra, città in cui vive, l’ha resa famosa in ogni angolo del pianeta.

La più piccola concorrente al test Mensa

Mensa è l’associazione internazionale che ospita speciali componenti, il cui accesso è vincolato al superamento di un test per cui essere classificati, a pieno titolo, come ‘mensani‘. Questi ultimi costituiscono appena il 2% della popolazione mondiale, con il quoziente intellettivo più alto.

La piccola Anushka si è cimentata nell’ardua prova, riuscendo a stabilire un ulteriore record personale. L’esito ha stabilito, infatti, che rientra addirittura nell’1% delle persone più intelligenti, nel già ridottissimo spettro del popolo di ‘cervelloni’.

Il test, a detta della bimba prodigio, sarebbe stato “difficile ma non difficilissimo“, commento che ha restituito un piccolo antipasto di quelle che potrebbero essere le sorprendenti evoluzioni del suo genio. Il suo sogno? Diventare un medico, nobile ambizione maturata dopo aver vissuto la sofferenza per la malattia della madre (affetta da un tumore al seno).