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Bici rubata a Caravaggio, l’appello: “È un ricordo, restituitela a mio padre”

Pubblicato: 27/06/2019 09:59

Una Legnano di oltre 50 anni, sparita nel nulla dal Santuario di Santa Mara del Fonte, a Caravaggio, lo scorso 25 giugno. Non è una semplice bici rubata ma un pezzo di storia, familiare e personale, finito nelle anonime mani di un ladro di cui non vi sarebbe ancora alcuna traccia. Su Facebook l’appello del figlio del proprietario, che ha deciso di diffondere la sua richiesta via social: “Mio padre la curava come un figlio, restituitela“.

Bici rubata, l’appello del figlio del proprietario

Gianpietro Castagna è il figlio del proprietario di una storica bici Legnano, rubata a Caravaggio lo scorso 25 giugno. Si tratta di un pezzo della sua storia personale e familiare, che ha un immenso valore affettivo. Un ricordo da preservare, come ha sempre fatto suo padre, Franco Castagna, a cui la due ruote ora manca tantissimo.

La bicicletta è sparita nel nulla al Santuario Santa Maria del Fonte, dove l’anziano si era recato per accompagnare i bimbi e i ragazzi della frazione di Vidalengo durante un’escursione. Ed è in sella alla sua vecchia ‘amica’ di sempre che Franco era solito spostarsi, impegnato nelle sue tante attività quotidiane che lo hanno reso persona nota e stimata nella sua città.

Era una Legnano con più di 50 anni, di quelle che ormai non si fanno più e che mio padre curava e teneva come un figlio“. Questo un passaggio dell’appello di Gianpietro, che spera di fare breccia nel cuore del ladro per restituire il sorriso al papà.

Un ricordo di grande valore affettivo

Il figlio di Franco ha spiegato che quella bici ha un grandissimo valore affettivo per suo padre e la loro famiglia, in quanto ereditata dal nonno Michele. “Era il mezzo di locomozione da lui più utilizzato. Sempre con le sua amata bandierina italiana sul manubrio”.

La speranza è che chi ha compiuto il gesto possa riportare la bicicletta al legittimo proprietario, un uomo legato ai ricordi del passato, amante della patria, dei Bersaglieri (“sono i suoi eroi“, dice il figlio) e di un tempo in cui non c’era da aver paura di simili azioni, in casa propria o per le vie del paese.

*immagine in alto: fonte/Facebook Gianpietro Castagna, dimensioni modificate