È morto due giorni dopo il ricovero all’ospedale Luigi Curto di Polla, in provincia di Salerno, e sul caso è stata aperta un’inchiesta. Vittima un 61enne, che si era recato al Pronto soccorso del nosocomio valdianese con dei dolori allo stomaco. Dimesso, era tornato poco dopo per l’assenza di miglioramenti, ma il quadro clinico sarebbe precipitato fino al decesso. Tre i nomi iscritti nel registro degli indagati: si tratta di tre medici in servizio presso la struttura, il cui fascicolo è stato aperto per omicidio colposo in concorso. Un atto dovuto, come spiega la Procura, per consentire ai tre professionisti di nominare avvocati e consulenti di parte.
Morto dopo il ricovero, aperta un’inchiesta
Il 61enne morto dopo due giorni di ricovero al Lugi Curto di Polla, nel Salernitano, era residente ad Auletta ed era stato rimandato a casa poche ore prima dell’ultimo accesso al Pronto soccorso.
Lamentava un forte mal di stomaco, ma le prime analisi non avrebbero evidenziato alcun problema. Per questo sarebbe stato dimesso, ma non vedendo alcun miglioramento, è tornato nel nosocomio valdianese dove è poi deceduto.
I familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri di Sala Consilina, e la Procura d Lagonegro ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica del paziente. La relazione sull’autopsia, effettuata il 24 giugno scorso dal medico legale Giovanni Zotti, sarà depositata entro 60 giorni e servirà a chiarire i contorni dell’accaduto ed eventuali responsabilità.
Tre indagati per omicidio colposo in concorso
Sono tre i medici raggiunti dall’avviso di garanzia, in servizio presso i reparti di Chirurgia e Radiologia e nel Pronto soccorso del Curto. Risultano indagati per omicidio colposo in concorso, atto dovuto – come ha precisato la Procura – per garantire ai professionisti l’esercizio del diritto alla difesa con la nomina dei rispettivi consulenti che hanno partecipato all’esame autoptico.
Secondo quanto emerso, nei mesi scorsi il 61enne si sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico per un tumore. L’operazione sarebbe stata effettuata in un ospedale di Napoli.