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Decine di pazienti incinte a loro insaputa: revocata licenza a un ginecologo

Pubblicato: 28/06/2019 13:37

Sarebbero decine le pazienti rimaste incinte a causa del dottor Bernard Norman Barwin. Il ginecologo di Ottawa inseminava artificialmente le donne con il suo sperma o con quello di donatori diversi da quelli richiesti dalle donne. Adesso gli è stata revocata la licenza dall’Ordine dei medici canadese per la cattiva condotta professionale.

L’udienza

Un ginecologo di 80 anni, Bernard Norman Barwin, avrebbe messo incinta almeno 11 donne contro il loro volere o senza la loro approvazione. Martedì scorso, 25 giugno, si è tenuta l’udienza davanti al comitato disciplinare del College of Physicians and Surgeons dell’Ontario, in Canada. Si legge sull’Indipendent che il suo comportamento è stato descritto dall’Ordine dei medici “terrificante” oltre che “riprovevole“. La spiegazione fornita dal legale dell’imputato, ovvero che la contaminazione deve essere avvenuta quando Barwin ha usato il proprio sperma per calibrare un contatore di spermatozoi, non è stata ritenuta né plausibile né credibile. Per le sue azioni e la sua condotta gli è stata revocata la licenza. Già nel 2013 il medico era apparso davanti a un’altra commissione disciplinare per lo stesso motivo. L’anno dopo aveva volontariamente rinunciato ad esercitare, ma la decisione di questi giorni serve a regolamentare e ad allertare tutte le strutture e i medici affinché Barwin non pratichi altrove. Per il comitato dell’Ontario, l’ex ginecologo avrebbe tradito la fiducia delle pazienti che gli avevano chiesto aiuto per rimanere incinta.

Una class action contro il dottore della fertilità di Ottawa è stata portata avanti dalle sue ex pazienti. La sua carriera professionale è iniziata negli anni ’70 e si è conclusa nel 2014, per questo motivo si pensa possano essere di più le presunte vittime. Per gli avvocati della difesa, infatti, potrebbero essere nati più di 50 bambini dallo sperma del ginecologo o da quello di altri donatori.

Le pazienti che hanno testimoniato contro di lui

Si recavano dal dottore per problemi di fertilità e lui le inseminava artificialmente con il suo sperma o con quello di donatori diversi da quelli richiesti dalle pazienti. Una delle donne che hanno fatto uscire allo scoperto il piano di Bernard Norman Barwin è stata Rebecca Dixon, la sua storia è riportata dal Toronto City News. Tre anni fa Rebecca ha scoperto che suo padre biologico non sarebbe l’uomo che l’ha cresciuta bensì il dottor Barwin. “In quel momento, la mia vita è cambiata per sempre“, avrebbe riferito la donna al comitato, aggiungendo che la scoperta l’avrebbe fatta sentire “contaminata“. La Dixon avrebbe, inoltre, detto che mentre cammina per le strade di Ottawa, scruta la folla alla ricerca di persone che le assomigliano e che potrebbero essere i suoi fratellastri. Un’altra paziente anonima ha riportato la propria vicenda all’udienza. Di recente avrebbe appreso che sua figlia, adesso adolescente, sarebbe stata concepita con lo sperma di un donatore sconosciuto piuttosto che con quello di suo marito. Sul sito di informazione canadese si legge la sua testimonianza: “Mi sentivo violentata, mi sentivo sporca, quasi come se fossi stata stuprata“.

L’Indipendent riporta che l’azione legale è stata portata avanti sin dal 2010 ed è iniziata da due donne, dopo che queste hanno scoperto che i donatori di sperma non erano i padri dei loro figli. Le presunte vittime e i loro legali sostengono che i bambini nati dall’inseminazione con lo sperma di sconosciuti siano 50; di questi, almeno 11 sarebbero figli biologici di Barwin. Le presunte azioni del dottore hanno devastato decine di famiglie. Durante l’udienza dell’Ordine dei medici, l’imputato era assente; Steven Bodley, presidente della Commissione, rivolgendosi all’avvocato di Barwin ha detto: “È spiacevole che in questo momento tutto ciò che possiamo fare è revocare la licenza per praticare la medicina e… consegnare questo rimprovero“. E ha concluso: “Tuttavia, riceviamo un po’ di conforto dal fatto che non potrà più causare ulteriori danni“.

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2019 13:45