Massacrate e rasate per essersi ribellate a uno stupro: è il bilancio di una bestiale aggressione ai danni di due donne, madre e figlia, che hanno ‘osato’ sfidare la volontà del branco. I fatti, verificatisi in una regione dell’India che ricade nello Stato del Bihar, hanno scosso le cronache internazionali riaccendendo i riflettori sulla condizione femminile nel Paese.
Madre e figlia massacrate e umiliate
Gli abusi di genere sono una delle grandi piaghe dell’India, terra martoriata da indicibili violenze e discriminazioni. Quanto accaduto a due donne, madre e figlia, nel giugno 2019 ha riacceso i riflettori sul dramma.
Aggredite da una banda di uomini, si sarebbero ribellate riuscendo a a scampare a uno stupro di gruppo ma questo ‘affronto’ avrebbe prodotto un’escalation di orrori e umiliazioni.
Il branco avrebbe deciso di punirle rasandole i capelli e picchiandole selvaggiamente con dei bastoni, fino a provocarle diverse ferite su tutto il corpo. Non soddisfatti dello scempio compiuto, gli aggressori le avrebbero trascinate per tutto il villaggio al fine di farle definitivamente soccombere al loro volere.
Un funzionario di Stato tra i ricercati
Tutto è iniziato all’interno dell’abitazione delle vittime, e sarebbero ancora 5 i ricercati, dopo i 2 arresti effettuati a margine delle violenze. Tra gli uomini a cui la polizia sta dando la caccia, secondo l’agenzia indiana Ani, ci sarebbe anche un funzionario di Stato in servizio nella regione del Bihar in cui si sono consumate le terribili violenze.
Sotto interrogatorio diversi testimoni oculari, che non avrebbero fermato la banda criminale ma si sarebbero limitati ad assistere. Non è escluso che alcuni possano essere addirittura dei fiancheggiatori.