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Casa degli orrori: 12enne segregato dai genitori in Costa Smeralda

Pubblicato: 01/07/2019 13:11

Un ragazzino di 12 anni è stato segregato in casa dai genitori, residenti ad Arzachena, in provincia di Sassari, che sono finiti in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, sabato notte. Davanti agli inquirenti si è prospettato uno scenario desolante dentro l’abitazione in cui i coniugi vivevano insieme al figlio che ora si trova in una struttura protetta.

La “casa degli orrori

Stando a quanto riporta Ansa, l’abitazione in cui il ragazzino di 12 anni viveva insieme ai genitori sarebbe stata definita dagli inquirenti come una “casa degli orrori“. Il ragazzino è stato chiuso nella sua camera a chiave dai genitori sabato sera, quando i due sono andati a cena fuori.

La porta della stanza in cui il ragazzino è stato segregato mancava di maniglie e serratura dal lato interno, quindi non avrebbe potuto in nessun modo uscirne, anche se fosse accaduto qualcosa di grave in casa o se si fosse sentito male. A segnalare ai carabinieri di Olbia le condizioni in cui si trovava il minore sarebbe stata una fonte anonima.

Genitori in manette

Oggi, si attende l’udienza di convalida del fermo dei due genitori. La coppia è finita in manette sabato notte con un’ordinanza della Procura di Tempio Pausania, in provincia di Sassari, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia per le condizioni in cui il 12enne era stato abbandonato in casa.

Gli inquirenti sono ora impegnati a indagare e starebbero interrogando i vicini di casa della famiglia per capire se l’episodio rappresenti un caso isolato e se ci siano dei precedenti.

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2019 09:50