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Torturato e picchiato dai coetanei: baby-gang condannata per tortura

Pubblicato: 03/07/2019 21:55

Una sentenza che è la prima del suo genere in Italia quella che vede protagonisti un gruppo di ragazzi di terza media. Nell’autunno scorso la banda di ragazzini aveva sequestrato, torturato e picchiato un 15enne per avere informazioni su un suo amico. Una violenza inaudita quella subito dalla vittima e che ha spinto i giudici a una condanna esemplare per i ragazzi.

Condannati per tortura

La sentenza è stata emessa dal Tribunale dei minori di Milano; i quattro ragazzi facenti parte della gang sono stati riconosciuti colpevoli del reato di tortura e per questo condannati. Per il capo della gang i giudici hanno deciso una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, essendo stato riconosciuto come la mente dell’intera vicenda, mentre per gli altri tre sono stati decisi 4 anni di carcere.

Il capo banda aveva ideato tutto, dal sequestro al pestaggio e, infine, pare fosse pronto a lasciare il paese con la madre prima di essere individuato e arrestato dagli inquirenti. Una sentenza questa applicata in Italia per la prima volta dopo l’introduzione del reato di tortura.

Varese: 15enne sequestrato, torturato e picchiato

La drammatica e violenta vicenda era emersa lo scorso novembre quando il ragazzo aveva denunciato i fatti ai genitori. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 15enne era stato rapito da una baby gang che lo ha portato in un box auto dove è stato legato ad una sedia con fili elettrici. Lì il giovane ha subito torture di ogni genere, è stato picchiato su corpo e piedi con una spranga di metallo e minacciato prima con un bastone e poi con un coltello, puntatogli alla gola. Infine, uno dei ragazzi gli ha strappato l’orecchino che portava all’orecchio per poi indossarlo filmandosi mentre lo faceva.

Tre ore d’inferno e terrore per il ragazzo, quando è stato liberato gli è stato fatto monito di non parlare con nessuno di quanto accaduto altrimenti la vendetta sarebbe ricaduta sul fratello minore. Tutta questa violenza è scattata perché la gang voleva informazioni su un amico della vittima che doveva loro dei soldi.

Dalle indagini è emerso che la baby gang era composta da ragazzini di terza media e che la vittima conoscesse di vista i suoi aguzzini, incrociandoli tornando da scuola.

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Ultimo Aggiornamento: 03/07/2019 22:05

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