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Migranti, terribile naufragio nel Mediterraneo: 80 dispersi e 1 morto

Pubblicato: 04/07/2019 15:28

Alarm Phone lancia l’allarme: 80 migranti sono dispersi e solo 5 sarebbero stati tratti in salvo dopo un naufragio avvenuto nel Mediterraneo, a largo della Tunisia nella giornata di ieri, mercoledì. Le 5 persone portate in salvo sono state portate a Zarzis, città della Tunisia. Uno di loro sarebbe poi morto in ospedale.

80 migranti dispersi

Del naufragio avvenuto nella giornata di ieri nel Mediterraneo a largo della Tunisia che ha provocato 80 dispersi ha dato notizia un paio di ore fa Alarm Phone citando un attivista e membro dell’organizzazione umanitaria Mezzaluna Rossa tunisina, Chamseddine Marzoug. L’attivista, contattato da Ansa, ha detto che su 80 dispersi “solo cinque persone sono sopravvissute“. Inoltre, l’attivista ha anche affermato che uno dei superstiti recuperato ieri e soccorsa nell’ospedale di Zarzis non ce l’ha fatta ed è deceduta nel nosocomio, si trattava di una persona proveniente dalla Costa d’Avorio. Il barcone era partito dalla Libia, secondo quanto dichiarato da Chamseddine Marzoug. Un viaggio della speranza che si è concluso tragicamente.

Le ricerche per ritrovare gli 80 dispersi

Alarm Phone alle 4,00 di mattina di ieri aveva informato su Twitter che la sera del 2 luglio aveva ricevuto un allarme da un uomo che si trovava su un barcone che stava imbarcando acqua su cui c’erano più di 60 persone, tra cui 20 donne e molti bambini nel Mediterraneo, nei pressi di Zawiya, città a nord della Libia. Purtroppo, subito dopo aver accolto l’allarme dei migranti che si trovavano in condizioni di pericolo nel Mediterraneo, Alarm Phone non è riuscita più a stabilire un contatto con loro.

Alarm Phone ha anche riportato su Twitter successivamente di aver informato la guardia costiera italiana e le autorità libiche sulla situazione di crisi in cui si trovava il barcone. Poi, è arrivata notizia del naufragio. Al momento, sono in corso le ricerche per recuperare gli 80 migranti dispersi le autorità tunisine, i membri della Mezzaluna rossa tunisina, attivisti dell’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) e alcuni pescatori.

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2019 15:36