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Morto Mandla Maseko: sarebbe diventato il primo uomo di colore nello spazio

Pubblicato: 09/07/2019 12:53

Mandla Maseko, per tutti ‘Afronauta’, non arriverà a toccare con mano il sogno di andare nello spazio. Sarebbe diventato il primo uomo di colore a compiere un viaggio in orbita ma il destino ha fermato la sua corsa a un soffio dal primato mondiale. Nel 2013 la conquista di un posto per il volo a bordo della navicella ‘Lynx’, che nel 2015 avrebbe dovuto portarlo oltre l’atmosfera terrestre dopo aver sbaragliato la concorrenza di un milione di aspiranti astronauti. Quella missione fu rinviata a data da destinarsi, ma lui non sarà tra i membri dell’equipaggio: è morto in un drammatico incidente stradale il 6 luglio scorso.

Il sogno di Mandla Maseko

La straordinaria avventura di Mandla Maseko nella leggenda dei voli spaziali era iniziata nel 2014, quando aveva sconfitto un milione di concorrenti aggiudicandosi un posto nella selezione indetta dalla società Axe Apollo Space Academy.

Lui, primo uomo di colore destinato all’esperienza nello spazio, era entrato a pieno titolo tra i 23 cittadini – scelti in tutto il pianeta – da inserire nel programma di preparazione al lancio e al volo oltre l’atmosfera. Un viaggio in orbita previsto per il 2015, a bordo della navicella ‘Lynx’, poi rinviato a data da destinarsi a causa di problemi tecnici e finanziari.

Maseko era noto con il suo soprannome “Afronauta”, e con la sua storia ha ispirato centinaia di giovani della sua terra. La particolarità del suo trionfo al concorso per astronauta risiedeva nel fatto che sarebbe diventato il primo ‘sudafricano nero’ a conquistare lo spazio.

Prima di lui il connazionale Mark Shuttleworth – ma non di colore – era partito a bordo della Soyuz per trascorrere 8 giorni sulla Stazione internazionale. Era il 2002 e soltanto Mandla Maseko avrebbe restituito alla sua terra un brivido di tale grandezza.

L’incidente mortale

Nato a Mabopane, nel cuore del Sudafrica, è cresciuto in una famiglia estremamente povera, con il sogno di diventare un eroe come quelli che si vedono al cinema.

Dal ritratto fatto da suo padre a The Guardian, nel 2013, è emersa la figura di un giovane con un difficile passato alle spalle. Un’infanzia trascorsa con i genitori e i 4 fratelli dentro una casa di mattoni, senza alcuna comodità, ma negli occhi il desiderio di vivere un’esistenza alla Star Trek. Dal primo paio di scarpe, avuto a 16 anni, al grandioso passo verso le stelle Maseko resterà per sempre lì, nella dimensione di una grandezza spenta troppo in fretta.

Ha seguito l’addestramento di pilota, si è arruolato nel corpo della Difesa nazionale sudafricana e ai microfoni della Bbc ha raccontato il suo esempio: “Se ce l’ho fatta io, tutto è possibile“.

All’età di 30 anni la sua fine, a un soffio dalla realizzazione del progetto, vittima di un incidente avvenuto che non gli ha dato scampo. Secondo la Cnn, a ucciderlo sarebbe stata un’auto che lo avrebbe travolto mentre era in sella alla sua moto.

*immagine in alto: fonte/Instagram Mandla Maseko, dimensioni modificate

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Ultimo Aggiornamento: 09/07/2019 13:07

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