Ci sono novità sul caso della scomparsa di Silvia Romano, la giovane cooperante italiana scomparsa in Kenya sulla fine dello scorso novembre. Pare che la giovane sia rimasta in vita fino a Natale, dopodiché sarebbe stata ceduta ad un gruppo diverso e da allora di lei si sono perse le tracce. È quanto emerso da una riunione tenutasi oggi tra le autorità keniote e italiane che collaborano sul caso dallo scorso aprile.
In Kenya, oltre ai carabinieri del Ros che torneranno per ulteriori rilievi sul caso di Silvia Romano, andranno anche alcuni agenti della Guardia di Finanza che offriranno il loro supporto in merito ad un caso di corruzione legato alla costruzione di una diga.
Silvia Romano viva fino a Natale
L’incontro si è tenuto oggi a Roma a prenderne parte il procuratore del Kenya, Noordin Mohamed Haji e il pm italiano a capo dell’indagine Sergio Colaiocco. Un incontro dove è stato fatto il punto della situazione sulle informazioni fino ad ora ottenute. Silvia Romano era viva fino a Natale, quando era ancora nelle mani del gruppo che l’aveva rapita, poi è stata ceduta ad un altro gruppo e di lei si sono perse le tracce. Questo è quanto dichiarato da due cittadini kenioti arrestati il 26 dicembre scorso, ritenuti gli esecutori materiali del rapimento.
Le indagini proseguono ora sono pronti a partire per il Kenya i carabinieri del Ros per proseguire l’indagine in collaborazione con le autorità di Nairobi.
Silvia Romano: scomparsa da 8 mesi
Era il 20 novembre scorso quando la giovane cooperante italiana Silvia Romano è stata rapita mentre si occupava di un’attività di volontariato in un villaggio Keniota nella zona di Kilifi. Silvia è stata rapita da un gruppo armato composto da 8 persone durante un’irruzione in un centro commerciale di Chacama. Da allora di lei si sono perse le tracce, circa un mese dopo sono state arrestate 3 persone identificate come parte del commando dei rapitori.