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Inchiesta fondi russi: perquisizione della Guardia di Finanza in casa di Meranda

Pubblicato: 17/07/2019 20:23

La Guardia di Finanza di Milano ha perquisito nelle scorse ore la casa di Gianluca Meranda. L’avvocato dello studio internazionale Sqlaw si era messo immediatamente a disposizione della Procura di Milano, ora risulta indagato. Le fiamme gialle hanno anche perquisito l’abitazione di Francesco Vannucci, ex bancario che aveva a sua volta segnalato la sua presenza al Metropole.

Fondi russi: perquisizioni delle fiamme gialle

Gianluca Meranda avrebbe partecipato all’incontro all’hotel Metropole, l’avvocato al momento risulta indagato per corruzione internazionale. Oggi la Guardia di Finanza, su delega della Procura di Milano, ha dato il via intorno alle 16 alla perquisizione dell’abitazione dell’avvocato a Roma. Il legale ha ricevuto contestualmente l’avviso di garanzia.

Dalle perquisizioni, si legge su AdnKronos, è emerso che l’avvocato era stato sfrattato dagli ambienti adibiti ad ufficio per mancato pagamento dell’affitto. Perquisita anche l’abitazione dell’ex bancario Vannucci a Suvereto in provincia di Livorno. Insieme a Meranda ha ammesso di aver preso parte agli incontri all’hotel Metropol di Mosca insieme a Savoini. Fin dall’inizio si sono mostrati collaborativi con l’indagine.

Matteo Salvini non intende riferire

Intanto continua sulla linea del no il ministro dell’Interno e vice-premier Matteo Salvini che ha precisato le sue intenzioni a non riferire in Parlamento. Come lui stesso ha fatto sapere: “Non riferisco sulla fantasia”, si legge su Ansa, “C’è un’inchiesta aperta da mesi, bene, la chiudano. Siamo assolutamente tranquilli, aspettiamo con ansia la chiusura di queste indagini“.

Sarà il Premier Conte a riferire in Parlamento il prossimo 24 luglio, il Presidente del Consiglio si è così espresso: “Quando le forze parlamentari chiamano il governo risponde“, per poi concludere: “Ho una concezione sacrale del Parlamento“.

Il commento di Zingaretti

Il segretario del PD Nicola Zingaretti ha così commentato la vicenda: “Di fronte ad una crisi di queste proporzioni c’è una sola cosa da fare, ridare la parola agli italiani e andare a elezioni anticipate”. Una condizione che però non vedrà nessuna alleanza con il Movimento 5 Stelle, come si legge su Ansa, Zingaretti ha smentito categoricamente questa eventualità: “Ogni ipotesi diversa è destituita di ogni fondamento”.