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Influencer decapitata a 17 anni, il killer pubblica le foto del cadavere sui social

Pubblicato: 17/07/2019 09:45

ATTENZIONE: LE IMMAGINI CHE SEGUONO POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ

Bianca Devins aveva 17 anni e sognava di sfondare nel mondo delle influencer. Il suo seguito di follower cresceva a vista d’occhio su Instagram, ma i suoi progetti si sono infranti davanti alla fine. È stata uccisa il 14 luglio scorso, di ritorno da un concerto a New York al quale avrebbe preso parte insieme al suo assassino, Brandon Andrew Clark. Lui, 21 anni e una passione per il metal e i videogames, l’avrebbe decapitata per poi pubblicare le immagini choc sui social. Stando a quanto finora ricostruito, tra i due ci sarebbe stata una relazione stabile.

Uccide una 17enne e posta le foto sui social

L’omicidio di Bianca Devins si è scoperto quasi in diretta, perché il killer, Brandon Andrew Clark, ha postato le immagini agghiaccianti del corpo su alcune piattaforme online, tra cui Instagram, Discord e 4chan.

La vittima, un’influencer 17enne di Utica (New York), è stata sgozzata e decapitata, il cadavere esibito online in un album dell’orrore accompagnato da una frase: “Mi dispiace Bianca, sappi che adesso non provo dolore“.

A segnalare le foto choc sono stati alcuni utenti, che hanno messo la polizia sulle tracce del 21enne. Online anche diversi scatti del giovane completamente sporco di sangue, disteso su un telo in una zona boschiva.

È seguendo queste tracce che gli inquirenti sono arrivati a rintracciarlo, accanto al cadavere della 17enne. All’arrivo degli agenti, avrebbe tentato il suicidio pugnalandosi più volte.

Le immagini choc per diverse ore su Instagram

La famiglia della vittima ha denunciato la presenza della foto su Instagram, dove sarebbero rimaste per diverse ore prima di essere oscurate. Il problema è che centinaia di utenti hanno scaricato e condiviso quelle immagini, rendendone incontrollabile la diffusione anche su altri canali.

Non è bastato oscurare l’account del killer, che sul social aveva il nickname ‘yesjuliet’, perché nel giro di pochissime ore dopo il suo arresto, il 15 luglio scorso, decine di profili fake si sono materializzati osannando il folle gesto del 21enne e indicando la presenza di un presunto video del massacro.

A carico di Clark l’accusa di omicidio, ma non è ancora chiaro se gli saranno contestati altri reati. Durante la fase successiva all’omicidio, il ragazzo ha percorso diversi chilometri in auto per portare il corpo nel luogo in cui poi è stato ritrovato. In una delle sue Instagram Stories una foto del viaggio in mezzo al traffico notturno e l’inquietante frase: “Adesso arriva l’inferno. È la redenzione, giusto?“.

ATTENZIONE: LE IMMAGINI CHE SEGUONO POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ

Instagram Stories Brandon Clark
Instagram Stories Brandon Clark – Fonte: Instagram

Nonostante le varie piattaforme stiano collaborando con la polizia e abbiano dichiarato di aver rimosso e impedito la condivisione degli scatti, su alcuni siti web continuano a restare visibili.