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Bimba con tumore nel cuore salvata dagli ologrammi: l’incredibile impresa italiana

Pubblicato: 19/07/2019 15:25

A soli 6 anni Melissa ha dovuto fare i conti con un tumore nel cuore. Una diagnosi terribile a cui sembrava non poter trovare rimedio. I medici del Policlinico San Donato, però, hanno svolto un’operazione di cardiochirurgia pediatrica con l’utilizzo della realtà aumentata e le hanno salvato la vita.

Melissa aveva un tumore nel cuore

Era il 2017 quando la piccola Melissa, all’epoca in Albania, cade per terra mentre giocava tranquillamente in campagna. Immediatamente è stata trasportata in ospedale, ma con il passare del tempo la situazione sembra non migliorare e la bimba continua ad avere delle crisi. Nel 2018, quindi, i genitori della bimba decidono di venire in Italia per cercare di trovare una cura e salvarle la vita.

La bambina, infatti, aveva una grossa massa tumorale, dalle dimensioni di 5 centimetri per 3, proprio nella parte posteriore del cuore. Una situazione davvero rara, tanto da pensare di non poter fare nulla per aiutarla. I genitori però non si arrendono e decidono di rivolgersi all’Irccs Policlinico San Donato di San Donato Milanese, conosciuto per essere specializzato in interventi di cardiochirurgia pediatrica.

Intervento di cardiochirurgia pediatrica con realtà aumentata

In 30 anni di carriera ho visto solo 4 tumori cardiaci“, ha dichiarato Alessandro Giamberti, responsabile dell’Unità operativa di Cardiochirurgia delle patologie congenite, attraverso un comunicato stampa rinvenibile sul sito del Gruppo San Donato. Nonostante fosse un caso molto raro, però, l’equipe non si è arreso e ha cercato di trovare una soluzione, finendo per avere l’intuizione giusta.

Gli ingegneri biomedici del Politecnico di Milano, ovvero Francesco Sturla, Filippo Piatti, Giovanni Rossini e Omar Antonio Pappalardo, grazie all’utilizzo della realtà aumentata sono riusciti a creare una copia del cuore della bimba, permettendo a Giamberti, Francesca Pluchinotta e Massimo Chessa di fare una simulazione dell’intervento in laboratorio.

Grazie all’ologramma, ha dichiarato sempre Giamberti, sono riusciti a “visualizzare meglio la conformazione della massa e decidere quale fosse la migliore via d’accesso e la modalità di intervento“. In particolare ha permesso loro di essere sicuri di “poter enucleare il tumore, fortunatamente benigno, senza provocare danni“.

L’operazione è stata svolta lo scorso 12 giugno ed “è perfettamente riuscita“. Per precauzione è stato impiantato un defibrillatore, ma adesso la bimba sta bene. Dovrà ovviamente fare dei “controlli periodici, ma potrà avere una vita normale“.